II, Theaterstücke 5, Liebelei. Schauspiel in drei Akten, Seite 1643

Liebele
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Veva unn erie eg
non gelasse il moralista, ma anzi lomié o sei dopo il secondo, ed altret-ich
intenerisse, 1o commuovesse di piü. Eglihtuits, anche pin, dopo il terzo. La
coltivava con voluttuosa tristezza le il-#stenora-Riva“e fI Ceseri ebbero nel se-Ig
dusioni nelle quali aveva cessato difcondo atto un applauso a scena aperta.
credere. E sopra a queste illusioni,
Stasera Cristina si zOlica.
X
faceva aleggiare la morte. Ma non la
morte che sbocein dall’amore, volmtà X(1224.
D
suprema, o catastrofe nella tragedia dl
Giulietta e Romeoe di Otello e Desde¬
mona; ma la morte che viene dal dist.
fuori, cieca, illogica, estranea alle vi-g
cende che interrompe, senza causa; nonT
apice o castigo della passione, ma vi-p
sitatrice distratta, che abbaite quello,
Iche sflora. Essa é dappertutto, non
Ipreannunciata, tutt'al pid qualche vol¬
ta presentita; vento di rapina nella va¬
stità. La vita é piena, l'amore esulta,
tutto pare in divenire; ed ecco, ella en¬
tra, grigia, sorda; e tutto & finito.
FXX
La storia di Cristina e assaf sempli¬
ce. Cristina, figlia di un modesto pro¬
fessore d’orchestra, & un'adorablle fan¬
ciulla, la süssel mädel del borghese
Isentimentalismo azzurro della Vienna
di una volta; ma & la dolce ragazza
soltanto perché è tenera, affettuosa,
carezzevole, niente affatto ingombran-
te, niente affatto calcolatrice, pronta
la concedersi amorosa, semplicemente. K3
quasi ragionevolmente. Ha perö qual¬
che cosa di piü del tipo tradizionale:
ha l’ingenua costanza, ha il senso del¬ #u
la grandezza dell’amore. Per lei T’amo¬
ree tutto. L’amore, non gli amori. Ed
e tutto per lei anche l’uomo che ama,
e vorrebbe essere tutto per lui. Che
non lo sarà sempre, sa bene, e c’é pre¬
parata; ma anche sa che, dal canto
proprio, non cesserà mai d’amare a
quel modo, quello Stesso oggetto. Per-
ci0 nel breve tempo in cui ella sarà
di lui, ha il bisogno di sentirsi tenuta
st
al sommo del cuore, prima, domina-]pe
trice esclusiva. Invece, il suo Fritz laste
considera un amore secondario, un di-Pre
versivo da un altro amore, che non 6
ste
per lui, neppur esso, ardente; ma tut¬
tavia é piu importante, forse perché
e piu difflcile, ed elegante, e rischioso. #
Egli é l'amante di una bella signora, 11#
di una di quelle che si chiamano don¬
ne fatali. Ma ha conosciuto Cristina,
e l'ha corteggiata lietamente, e l'ha ba¬
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ciata, e l’ha innamorata, e gode con

lei ore di giovinezza spensierata, pron¬
to a correre da quell'altra, al primo
richiamo. II marito di quell’altra sco¬
pre l’adulterio. Fritz si batte con que¬

st’uomo, e resta ucciso. Poche ore pri¬
1
ma di scendere sul terreno, nella pros¬
simità della morte, accarezzando Cri¬
n
stina e accomiatandosi da lei senza
N
dirle il proprio segreto, mormora a se
stesso: Ora mi avvedo che, con que¬
sta fanciulla, avrei potuto trovare la
6
mia vera felicitä! Comprensione tar¬
diva. Di quale grande amore egli fos¬
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se oggetto, non s’era reso conto; come
Cristina non s’era reso conto del pic-fd
colo posto che occupava nella vita ditg
iu. Ma quando apprende che egli e
morto, ed é morto per un'altra donna,
sorge in lei qualche cosa di piü atro¬
S
ce del dolore d’averlo perduto. Ella si
I1
fa questa domanda: &Che cosa sono
Istata per lui?: La risposta é terribile:

. Nulla, un giocol: E mentre egli gio¬
cava, ella ha bruciato la vita, ha dato
tutto, i tesori dell'anima, senza riserve.Ig
Che le resta? Plangere? Per chif Pre-it.
gr
gare su una tomba dove un’altra, pin
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amata di lei, é inginocchiata? No. Mo¬
di
rire! E fugge, per por fine ai propri
gi
giorni, mentre il suo vecchlo padre,
Iche non l’aveva neppure rimproverata,
ca
che le riconosceva il diritto di cönqui¬
stare un po’ di gloia nella monotona
umile vita che conduceva, resta solo
da
a piangere. Ecco l’amore. E la morte
T'avevamo vista entrare poco prima,
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rappresentata dal marito che veniva a
sfldare Fritz, mentre il giovine stava
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con Cristina e un amico, e la Mitzi
Si
Ce
di questo amico, bevendo i vini chiari
je cantando i valzer leggeri. L’ingressolne
di quell’uomo non era un colpo di sce¬]“
na, ma un'apparizione cupamente sim-ch
bolica. Con Jui, che s'avanzava per pro¬
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vocare un rivale, la morte entrava, per
n
Iportar via Fritz a Cristina e per attirare’ c.
eiererter