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Panphlets, offprints
ARTURO SCHNITZLER
rivelo la sua
mente indifferente, serenamente obbiettivo, senza mai riscaldarsi alla
nmatica. La
fiamma di passione di alcuno dei suoi personaggi.
troppo
E questa sua obbiettività, questa sua freddezza spesso anche nucce
de no¬
all’effetto immediato del dramma.
Fra le sue novelle rammento una deliziosa storiella, profonda di
verità e di umorismo: la novella é tutta un lungo monologo di un
ufficialetto impertinente, il tenente Augusto (1), al quale, all’uscita
di un concerto, un borghese, un padrone di forno, aveva detto in ri¬
sposta a una sua impertinenza: estupido ragazzaccio, tenendogli ferma
la mano sull'’elsa della sciabola: se avesse fatta una sola parola, avrebbe
mandata la sciabola in due pezzi al Comando del reggimento. Nell’im¬
possibilità di reagire, il tenente pensa di uccidersi: é disonorato: le
riflessioni, che egli fa su quanto avverrebbe dopo, occupano buona
parte della novella: finisce con l’addormentarsi su una panchina del
Prater: la mattina dopo, al caffé, il cameriere gli racconta che il
signor Habetswallner, il padrone di forno, é morto nella nottata di
un colpo. La gioia del tenente é inesprimibile: e lo Schnitzler ce la
descrive, a brevi tocchi, in modo squisito.
Degli gatti unici“, forse nessuno ha l’audacia di quello intito¬
lato: I pappagallo verde (2). Ma troppo recente é la rappresentazione
all' Argentina di Roma, perch'io debba dilungarmi su questo quadro
di genere di una originalità tutta sua, di un'intensità di satira pin
unica che rara.
L’autore sa farci partecipare del brivido di terrore, che invade i
nobili clienti dell’osteria di Prospero, allorché i comici, che egli ha
scritturato a ciö, raccontano le loro ladresche imprese ei loro delitti:
c'é un momento in cui nessuno degli spettatori — sulla scena e in
platea — sa piü se quei comici sieno dei veri assassini o se continuino
arecitare: l’atto ha luogo allo sbocciare della Rivoluzione Francese -
precisamente il 14 luglio 1789 - ed ogni delitto pud sembrar vero¬
simile. In nessun altro dei suoi piccoli drammi lo Schnitzler saprà
ottenere un effetto di terrore cosi immediato con minore semplicità
di mezzi.
Minore originalità ha forse un altro dramma dello stesso volume:
Die Gefährtin (La Consorte), dramma intimo di grande carattere e
di grande audacia: la sua situazione forse non sarebbe accetta di
cuor leggero al nostro pubblico, spesso cosi tenacemente attaccato
alla morale convenzionale del teatro di mezzo secolo fa.
Un marito, al quale muore la moglie, riceve un'amica di lei, che
viene a prendere le lettere della morta: lettere dirette a lei, di una
grande importanza. Ma la pietosa menzogna é inutile: egli sapeva
d’esser stato tradito, e sapeva anche che l'amante era il suo assistente:
ore anzi egli l’aspetta: si vedra... Quando questi giunge, ed egli sa
cosi dalla bocca di lui, crudelmente, che non l’amava affatto, la sua
collera scoppia con una estrema violenza: &Ahl dunque — gli grida -
tu l'hai considerata come una donnaccia qualunque: non c’era neppur
la scusa dell'’amore, che tutto purifica?, e lo caccia come un cane
immondo. Ma una grande amarezza si sostituisce alla collera, allorché,
ischer, 1906),
n, Fischer, 1900).
(1) Lientenanf Gustl, Novelle. Illustriert von M. Coschazu (Berlin, Fischer,
neerin, Novellen
1901), pagg. 80.
en(Berlin, S. Fi¬
(2) Der grüne Kakadu - Paracelsus - Die Gefährtin. Drei Einakter (Berlin,
Novellen; ecc.
Fischer, 1899), pagg. 178.
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