II, Theaterstücke 16, (Lebendige Stunden. Vier Einakter, 1), Lebendige Stunden. Vier Einakter, Seite 693

16.1. Lebendige Stunden zyklus box 21/5
Wen Geu
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i personaggi non vi tengono fede e#se pre¬
conducono a questa curiosa conclusione,
esser diversa da quella
feriscono di morire, di scomparire nell’ombra,
che moltissimi giudicati medioeri assai,
anno avuto il mezzo di
anzi che dibattersi nell'’agitazione vigorosa e
in tutte le loro ordinarie manifestazioni,
ene fino allora, ma ad
crudele della vita, I drammi in un atto dello
acquistano in un giorno, a giudicare da
allo di tempo, quando sia
Schnitzler sono assai diversi nella forma, ora
ció ch uno affidato agli ampi fogli
ibile di riparare almeno
prosastica ed ora poetica, e nella sostanza,
dell’ ese inale, una dottrina che nes¬
che insufficienza, colmare
ora crudamente reale ed ora imaginosamente
suno at in loro supposto.
Questa in generale, a
fantasiosa. Mi manca lo spazio di parlare
Ma intanto i piccoli espedienti con¬
amo potuto comprendere,
con qualche minuzia dei quattro lavofi, e mi
ducono allo scopo desiderato, che 6
na, poiché ignoriamo le
limiterö quindi ad occuparmi solo di Le ul¬
quello di bassare, di passare a tutti i
olari sue disposizioni. E
kie maschere. Questo drammino mi sembra
modi, rimpinzandosi di notizie acquistate
i giovani, e non la parte
essere il piu serrato e pid amaro dei quattro
alla lesta per essere smaltite subito,
i, si sia ribellata a questa
lavori scenici, che lo Schnitzler volle con¬
strappando concessioni di ogni specie,
posizione; e l’eco delle
fondere in un'unica denominazione, chiaman¬
calcolando sull’ indulgenza di tutti, spe¬
proteste é giunta perfino
doli: Ore viventi (Lebendige Stunden): viventi,
cialmente dei Minist-i, sui cui animi
nnolentae vuota aula del
piü che vive, perché quelle“ ore hanno 1
essi pensano che i depttati di oghi parte
nto, dove non c’erano ab¬
respiro certo e i loro minuti, piu che tra¬
possano egualmente e sempre influire.
Esentanti che potessero di¬
scorrere, precipitano giü, giü, prima di riu¬
E gli onorevoli rappresentanti della
ivitali per la nostra eco¬
scire a suonare nella nostra anima eidi an¬
nazione italiana han dimostrato (se la
nidarvisi rotondamente sviluppati, fissati nella
narrazione concorde dei giornali é esatta)
quale alto interesse si sono
consistenza d’una solidità bronzea o ferrea.
che essi hanno sentito vivamente questa
minacciosi questi rappre¬
loro missione di difendere l’ignoranza;
nazione? quale principio
In un ospedale di Vienna agonizza il gior¬
e la poltroneria, e un membro del Go¬
iolata hanno essi difeso
nalista Carlo Rademacher. Sta per chiudere
verno ha creduto che possa essere senza
eva manometterlo? E que¬
nella miseria un’esistenza faticosa; egli scrisse
pericolo il fare dichiarare che egli é
esciamo a comprendere o
migliaia di articoli e di saggi; verso nei gior¬
contrario ad un provvedimento che tende
prendiamo troppo bene.
nali goccia a goccia il sangue del suo intel¬
a ristabilire la serietà degli studi.
provvedimento cosi radi¬
letto, le argute e rapide invenzioni del suo
Ma v’é di piu ancora. Poiché, per
to all' ultim' ora, porta un
spirito, e sulla carta passarono fischiando le
quella particolare ipocrisia o improntitu¬
amento nella vita della no¬
freccie della sua polemica vivida ed ardita,
dine politica che consiste nel voler salve
erto noi non approviamo
e mormorarono le sue ironie d’ intelletto
le apparenze almeno a parole, molti sen¬
cosi repentine, che per un
scettico e culto. Ma tutto cio & sliorito, lon¬
tono che non é conveniente confessare
oppo abitualmente si an¬
tano, obliato, e Carlo Rademacher muore in
che si vuole incoraggiare l’ ignoranza;
una strana precipitazione;
uno stambugio di ospedale stanco e sfatto
cosi si é pensato di dichiarare che la
iamo anche che le proteste
nel corpo e nell’anima, Qualche magro con¬
riforma voluta dal Ministro Nasi avreb¬
parentemente questa scusa,
forto gli dà un suo compagno nel tristo
be ferito gravemente le famiglie e i
invece contro la sostanza
ospizio dei morbie della morte; & questi il
professori. Per le famiglie l’argomenta¬
vvedimento.
comico Floriano Jackwerth, che non abban¬
zione é giusta; ed é appunto ferendo
a davvero a sconvolgere
dona i suoi versi e i suoi lazzi, e che forse
gli insani interessi di queste famiglie
equalche cosa, ma una no¬
attende di mirare in faccia la Morte, per imi¬
che gli studi in Italia possono ritornare
itudine, di non considerare
tarne l’aspetto, come ora rifa i gesti del
ad essere una seria preparazione alla
a come una palestra in cui
medico che lo cura e che lo proclama mo¬
vita. Ma per i professori, no. Crediamo
educhi, il carattere si tem¬
ribondo. Carlo Rademacher, vedendolo, pensa
che sia difficile, se non impossibile, tro¬
si rafforzi, sibbene come
ad altri commedianti meno avversati dalla
Fare fra essi uno solo che non lamenti
ma inevitabile necessita,
Fortuna; ricorda la carriera del suo amico
questo odierno andazzo, e che non si
rsi nella vita un impiego.
d’ infanzia Alessandro Weihgast, lo scrittore
enta in grado di giudicare, senza gli
usto che la societa riconosca
ricco che non si nutri con le briciole del
Mier Santre cl esei 11 Valore dei

B

1500
del Weihgast, il morente Radh
il fiele spargerglisi per tutt
egli vorrà compire, prima
rantolo, la sua vendetta suprer
in faccia al Weihgast tutta
gli aprirà gli occhi, gli riveler
dimento della moglie. II Rad
perció il medico di fargli vede
In un dialogo col comico Jac
nalista pronunzia le terribili
scaglierà in faccia al rivale
sorte; l’ istrionismo del con
questo sfogo come si trattasse
teatro. Arriva il Weihgast cc
costosa pelliccia, elegantissin
meschino nelle ipocrisie chem
generosità grette che professa
in favore dell'amico, II Raden
qualche accento; il comico
l’atteso effetto della scena
scena. Perché ammutoli il
pena uscito il Weihgast, il s#
nizzante ha la sua spiegazion
role di lui. Egli pensa: 4 la
che m' importa della sua fel
sventure? Che cosa ha da ###
con quelli che domani saran
terra? Odi ed amori che rigu
Carlo Rademacher muore e
vicenda drammatica di Ze
uno dei frammenti di Leben
Di solito un riassunto da
concetto d’una favola scend
questo il caso di Le ultime
monche, per la strettoja di#
loro svolgimento e nella pi#
dei caratteri principali; al
Schnitzler il lettore deve ag
chio del suo; ei deve poeta
tro col proprio cervello e
sensibilità. Ció vuol dire se
l’angustia delle cornici va i
gata, perché il soggetto e
contratte e spudorate facce
stituiscono l'azione, inducon
prolungare la vita del dram
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