II, Theaterstücke 9, (Der grüne Kakadu. Drei Einakter, 3), Der grüne Kakadu. Groteske in einem Akt, Seite 136

Kakadu
9.3. Der Frueneen
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II Fuppagallo verde e l'isegna di ima o¬
riginale osteria esercita da Prospero un ex¬
direttore di teatro.
II kurbo oste, ha convertito il suo antro
nel ritrovo della migliore società parigina,
facendone un cabaret per j cercatori di for¬
ti emnozioni. Egli ha improvvisato al Pappa¬
gallo verde c# teatro. Ma non un teatro co¬
gli scenari e le quinte. Una schiera di attori
da lui scritturati, fingono fra quelle pareti
fumese, le piü atroci scene della vita reale.
Per gli ignari, per coloro che vi capitano la
prima volta, il Pappagallo verde é il ritrovo
dei peggiori malandrini parigini. Gli aristo¬
cratici che vi pongono piede vengono svil¬
laneggiati dagli apaches del tempo, che vi
raccontano le proprie gesta; si dividono in
pubblico il frutto del loro bottino; vengono
a contesa fra di Toro#narrano gli assassinii
compiuii ecc.
Tutto ció & cosl abilmente posto in scena
che riesce a dare T’illusione della realtà. Le
grandi dame si fanno accompagnare al Pap¬
pagallo verde per conoscere davvicino i
grandi criminali. Un brivido d’emozione e
di piacere insieme scuote i nervi di quella
gente blasé in cospetto dei sanguinari fa¬
rosi ricercati dalla polizia. Coloro che co¬
noscono il trucco vanno-ugualmente al Pap¬
pagallo perde per assistere ad üno spettacolo
sempre nuovo e diverso del solito. L’oste
Prospero — che é tra parentesi un rivoluzio¬
nario — fa ottimi affari alle spalle degli o¬
diati aristocratici. Fatalmente un vero dram¬
ma viene a mescolarsi al drammi simulati.
Fra gli attori d’öccasione scritturati da
Prospero vi é Enrico, marito di Leocadia,
giovane e bella attrice della Porte Saint¬
Martin.
Enrico era dapprima — come tanti altri
amante della bella e facile Leocadia, il cui
ultimo amante aristocratico fu il duca Di
Cadignan. II marito ignora questo partico¬
lare La sera delle nozze egli conduce per
T’ultima volta Leocadia al Pappagallo verde.
Innamoratissimo della moglie egli vuol
sottrarla alle tentazioni dell’ambiente pari¬
gino e condurla seco in campagna.
L’ultima apparizione di Enrico all’osterla
di Prospero, provoca il dramma. Enrico do¬
po aver accompagnato Leocadia alla Porte
Saint-Martin ritorna al Pappagallo verde per
recitarvi l'ultima volta. Egli simula di aver
ucciso l’amante di sua moglie immaginan¬
do che esso sia il bel Duca di Cadignan.
L’uditorio freme di emozione, assistendo
alla evocazione del delitto passionale. Quan¬
d’ecco il popolv irrompe nell’osteria, annun¬
ziando che la rivoluzione ha vinto. Gli art¬
stocratici che affollano i1 Pappagallo verde
stanno per essere cacciati. L’oste Prospero
Isi ricorda di essere un rivoluzionario acca¬
nitoe medita una vendetta contro di essl.
Egli crede che conosce le relazioni amoro¬
se della bella Leocadia col Duca di Cadignan,
crede che realmente Enrico abbia sorpreso
1l Duca e lo abbia ucciso.
Ora, dopo il trionfo della rivoluzione, Pro¬
spero crede che tutti debbano gettare la ma¬
schera e rivolgendosi ad Enrico gli grida:
Suvvia non aver paura. Ora ti difendia¬

mo noi. Dillo che veramente hai ucclso 11
Duca. Hai fatto bene a vendicarti!
Queste parole fanno cadere la benda dagli
Tocchi del marito disgraziato. Egli comprende
Ila terribile veritä. E, poiché il bel Duca in
quell'istante compare sulla soglia dell’osteria
per invitare i suoi amici a porsi in salvo,
Enrico gli si slancia incontroe lo uccide con
un colpo di pugnale.
Leocadia sopraggiunge e piange sul cada¬
Ivere del suo ultimo amante. II popolo gri¬
idando Tira la libertd ed inneggiando all’ucci¬
Isore, porta il cadavere dell'ucciso, come tro¬
Ico, per le vie della citta.
Questo dramma, molto movimentato (vi
prendono parte una cinquantina di personag¬
gi-) é assai pittoresco ed & scenicamente co¬
strutto assai abilmete.
Offre un difetto notevole: falsa, ia veritä
storica; trasporta di un secolo indietro cios.
ai giorni della Riveluzione gli attuali caba¬
rets macabrj o sensazionali della modernis¬
sima Montmartre, cabarets che allora non
esistevano... a quanio almeno risulta.
La Compagnia Stabile del Teatro Argentina
ha recitato con molto impegno l’interessante
dramma che non meritava i fischi con cui —
insieme agli applausi fu accolta alla fine.
Ed ora, sempre all’Argentina avremo saba¬
to IEdera di Grazia Deledda e Camillo (e
non Giannino) Antona-Traversi.
Cesare Sobrero.