II, Theaterstücke 9, (Der grüne Kakadu. Drei Einakter, 3), Der grüne Kakadu. Groteske in einem Akt, Seite 137

Kakadu
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Telephon 12.801.
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Ausschnitt ams; Maceel de ez
#270 Reue
II pappagallo verde, dramma in un atto di A. SCHNTT-
ZLAR. Roma — Teatro Argentina — 25 gennaio 1909.
7 ippagallo verde & l'insegna di una di quelle strane
taveräé, mezzo osterie, mez#e, birrerie, di cui ancora oggi
abbiamö a PParigi qualche pallido esempio in quei caba¬
retsschefsekgono nelle vicinanze della Place blanc su al
quattiefe eccentrico di Montmartre. Ne conosco diversi,e
ognuno di essi si distingue per una particolare fisionomia
per una speciale stravaganza. Vi è ad esempio il cabaret
de la mort, lugubre, imspressionante, dove i mobili hanno
forma di casse funebri e le pareti sono adorne di teschi
e ossa di morti e i camerieri cammuffati da becchini ac¬
colgono gli avventori con orazioni funebri!
Vi eil cabaret de tricands dove ogni avventore é ac¬
colto al suo ingresso da grida pazze di gioia e speciali
artisti, specie di giullari, esaltano a voce altissima i ti¬
toli c le doti dei frequentatori del locale, naturalmente
senza conoscerli. Vi é il cabaref du eiel e ve ne sono
cento altri dei quali sarebbe troppo lungo rilevare la stra¬
nezza.
I puppagallo verde potrebbe dunque ascriversi a questa
categoria di locali. Lo Schnitzler finge in esso l’azione
del suo dramma che fa risalire alla sera famosa del 14
Luglio 1789.
Prospero, l’oste proprietario del-Pappagallo verde“, ha
T’abitudine di scritturare dei comici che vengano a reci¬
tare, improvvisando delle scene, per lo piu truci, della
mala vita, nel locale per divertire, strano divertimento
fatto di violente emozioni, gli aristocratici avventori.
Chi viene simulando d’aver commesso un delitto, chi
racconta i particolari terribili di una turpe violenza, di
una rapina, di un incendio..
I giovanotti del gran mondo e le donnine allegre che
formano il pubblico viziato del e Pappagallo verde“, pen¬
dono dalle labbra degli strani e improvvisati attori e ap¬
plaudono a chi, meglio simulando, ottiene effetti piü im¬
pressionanti.
Tra i comici il piü bravo é Enrico. La sera del 14 lu¬
glio, egli é in vena perchè si sente felice. Ha sposato i1d
giorno innanzi Leocadia, un'attrice che egli ama folle¬
mente. Quella sera dunque vuol superarsi, e recita dar
pari suo. Ma viceversa scherza col fuoco. Figuratevi chei
finge di aver sorpreso la moglie in intimo colloquio cof
duca di Cadignan e racconta, con meravigliosa finzione
di particolari, di aver ucciso il rivale.
Disgraziatamente il tradimento della bella Leocadia, che
E una poco di buono, non & che la veritä. E l’oste egli
avventori del e Pappagalio verde che lo sanno, credono
che Enrico parli sul serio & lo approvanoe lo eccitano.
Egli alla fine intuisce il veroe la finzione diviene realtä.
Contro il duca di Cadignan. che entra in quel momento,