II, Theaterstücke 5, Liebelei. Schauspiel in drei Akten, Seite 1641

ei
Lieb
5: Dnnnnnnmns
box 13/2
— V —

— —
facile é rimbambire. ¾ non é la stessalpolitana, si diffonde il languoroso fa¬]
scino incantevole Gella canzone. I bam¬
cu.n
bini accorrono, assoltano estasiati, ap¬
Guizzano arwelte di bambini che
plaudono entusiasl.
sono splendors- Quiti i bai bini sono
Bene bene: 4 banbini imparino que¬
à
splendori, domä###are informazioni al¬
Sta meraviglic sce del popolo che si
le mamme. Iltendlamoci: anche gli al¬
allazzfro cantare la bellezza
tri sono belli #ome il mio.!
#lo coregiell'altra grande ma- C
er
a, la freschezza, la
A volte 1a
o-
Pro welia!
#*
gioconda bege questi trottolini
er
tre
florie bambinieri-1#
strappa gridk diemmirazione.
Solurro
bagno di giovinezza, sie
Che bel Ba###o
sate e frk Un
che
su
II hambino, spetfälmente se & una
questi giovell.
sua
coraggio, ha ripreso be
bambina, sorride.
Titi s’e rifattd
trionfalmente la con-ve
Tatà per mano,
Eche bella mamma!
in gelato. Un gelato:
n0
duce à peendere
Anche la #fütnig che quasi sempre
randis, per la felici
21
la ticitä. Da a
hi,
e stata una Bn, sorride.
CC
basta piü. E neanche
tä i gelato non
Scattano trombe. Musica mi
du
litare, energieg, fortemente ritmata
84 DSparsbini!
ne. Qualche coppia Ginuscola prova #ba
I bambini Spedalmente se sono bam¬e
seno Tati e ##
al
re.Lare. Titi. St
bine, sorridono.
Ise
na un passo Adänza. II passo F.
che
ammine
7
— Eche belle
re-Idanza un po' menö. LI, viefa ba
Sorridono anche le mammine.
c’elerinetta cader questa etäkgäute seh
Queste feste Hno inventate perchél ls
za importanzaDf non bi# far
nuovi sorrfsi flonscano sulle labbra deilfé
Tabitudine.
0,
inati, e non scenda-Is!
piccolji meno fo##
bi
Una armonis d belle voci, u tri
70
re in silenzio il volto
n10 rig
r#
di mandolig eppate dietar
a
-Idelle ncdri.Y
Isono i bravi##t della Compahstia N
Guido Trevesin
II segrefärio federale Brush
13 Men
E' morto, ieri h mezzogiorno, nella lle#
all'assembleat del Gruppa Cospi
SC
sua casa di via Leopardi 29, assistito
pi
iersen
dalla moglie signbra Antonietta, Guido ge
&an ggle co
Testes 4
Treves, condirettore dell'Illustrazione T-lar
sole Ermi Wru#, rec##l vied
taliana. La sua scomparsa inattesa su-#ei
segretarioedel Fasch di Mnnior
scita un largo compianto. Guido con-[la.
01
Marin all'assemble del Gr#o rional
tinuava, nel nome e nella passione, sch
bc-lfascista Crespi. un segretario Tederale
stato ricevuto dal fiduciario del Grup
nell’esperienza e nelle amicizie, una il-10s.
1n
po capitano Manlio Marenghi, dai con¬
lustre tradizione editoriale italiana.
d
si
soli della Milizia Achilli e Bertoldi, dal¬
Nato nel 1875 a Vienna, dove suo padre
l’ing. Dall'Ara e da tutti i dirigentl
0#
della florente organizzazione, i quali lo Enrico, il piü anzianosdei fratelli Tre¬
in
S 65
ves, esercitava la funzione di console,
hanno guidato in una minuziosa visita
La
te
visse fanciullo, accanto a Giuseppe e
ai locali della sede. Quindi si é svolta
af
ad Emilio, in quel mondo di scrittori
T’assemblea, nella quale il fiduciario
d
eg¬
che doveva poi diventare il suo. Giova¬
Marenghi ha esposto una diffusa rela¬
SC-
zione, documentando tutte le opere di
nissimo, conobbe la vita faticosa e av-##
9za
bene compiute dal Gruppo. Dopo una
venturosa in paesi lontani. Era pocosd.
era
esauriente discussione, cui hanno par¬
S 15
piu che diciottenne quando fu mandato
tecipato parecchi fascisti, il conso¬
era
CH
nell'America del Nord, a farsi nomo, a
le Brusa ha pronunciato un breve
di¬
n
esercitare lo spirito d’iniziativa, e a
discorso per elogiare l’epera del fidu¬
temprarsi la volontà. Lavoró duramen¬
ciario, al quale ha consegnato poi un
ver
dal¬
te, e con varia fortuna; poi s’arruolo
album con tutte le firme dei gregari
P#
volontario e partecipó alla guerra cu¬
una medlaglia d’oro.
86
sti¬
bana, ottenendo il grado di sergente;
a1
NOTIZIE SINDACALI
ritornato in patria, riparti poco dopo
1#
per 1’Uganda, dove passo due anni, a¬
lett
spri e difficili. Ricoverato per una gra¬
osi. III contratto di lavoro dei linieri
alt
ve malattia in un ospedale francese
Zu
Jeri é stato concluso, dopo un mese
er
au¬
della Costa orientale, fu sul punto di
di trattative, il contratto di lavoro na¬
Cil
morire. Attorno al suo letto era stato
zionale per tutte le maestranze addette
gia aperto il paravento che nasconde
alla filatura e tessitura del lino e del¬
1à?
E
la canapa. Con esso una numerosa Ca¬
gli agonizzanti agli occhi degli altri
tegoria di lavoratori, — oltre ventimi¬
malati. Egli chiese che il paravento

la, di eui due terzi in Lombardia,
fosse tolto, perché, disse, non voleva
Tr
mn¬
viene sistemata legalmente, ció che non
assolutamente morire. Rivide convale¬
di
poteva dirsi prima.
scente l'’Italia, ed entrö poco dopo a
E' notevole, nel contratto a carattere
far parte della casa Treves, dove gli!
zi0
Inazionale, la previsione di un aumente
furono maestri amorevolmente severi
graduale nei tempo dei salari delle
ra#
maestranze del Napoletanoe del Saler¬
Giuseppe ed Einilio. Con la vivace atti¬
nitano, presentemente piu basse.
Le trattative si sono svolte presso la vita e la brillante coltura linguistica esve
sede della Federazione nazionale dei letteraria, e l’intelligenza pronta e pit-Imz
he
toresca, conquistö la flducia degli zii.la#
tessili, che é a Milano, tra il presiden¬
Morto Ginseppe, con pin importantisse.
ie ing. Sessa, assistito dal segretario
al¬
mansioni lavorô accanto ad Emilio, chefs
comm. Pirera e dai commendatori D’A¬
ia.
nel 1909 lo assunse alla condirezionesgt
mico, Cusini e Giovanni Mol e il se
1
I1-
gretario della Federazione nazionale
dell'Iilustrazione Italiana, che Guido
Giuliani assistito dal cav. Bontà, in
ine
tenne fino alla morte, con il solo inter¬
rappresentanza degli operai.
P0,
vallo degli anni della guerra, alla qua¬
——
5110
le prese parte, come ufficiale addetto
Se. hll „gran rapporto,, dek Dompaltenlls gi reparti britannici alla fronte italia¬
110
na, meritandosi la croce di guerra.
Po¬
Era un ingegno lucido lietoe sagace.
Per la precisione e l’acutezza dei giu¬
.30
#.Idizi, per la calda cordialità, per la sem¬1
zli plicità generosa con la quale sapeva
essere amico, per la frizzante bonarietd