iebelei
3 box 13/2
intenerisse, lo com.quovesse di pin. Egli
coltivava con voluttuesa tristenza le il¬
Iusioni nelle quali aveva cessato di
Vcredere. E sopra a queste illinsionl.
faceva aleggiare la morte. Ma non la
morte che sboccia dall’amore, voluttäl
suprema, 0 catastrofe nella tragedia di
Giulietta e Romeo e di Otello e Desde¬
mona; ma la morte che viene dal di
fuori, cieca, öllogica, estranea alle vi¬
cende che interrompe, senza causa; non
apice o castigo della passione, ma vi¬
sitatrice distratta, che abbatte quello
che sflora. Essa é dappertutto, non
preannunciata, tutt'al piü quelche vol¬
ta presentita; vento di rapina nella vä¬
stitä. La vita & piena, l’amore esulta,
tutto pare in divenire; ed ecco, ella en¬
tra, grigia, sorda; e tutto & finito.
*+*
La storia di Cristina 8 assai sempli¬
ce. Cristina, figlia di un modesto pro¬
fessore d’orchestra, & un'adorabile fan¬
clulla, la süssel mädel del borghese
sentimentalismo azzurro della Vienna
di una volta; ma é la dolce ragazza
soltanto perché è tenera, affettuosa,
carezzevole, niente affatto ingombran¬
te, niente affatto calcolatrice, pronta
a concedersi amorosa, semplicemente,
quasi ragionevolmente. Ha peró qual¬
che cosa di pin del tipo tradizionale:
ha l’ingenua costanza, ha il senso del¬
la grandezza dell’amore. Per lei l’amo¬
re e tutto. L'amore, non gli amori. Ed
& tutto per lei anche l’uomo che ama,
e vorrebbe essere tutto per lui. Che
non lo sarà sempre, sa bene, e c’é pre¬
parata; ma anche sa che, dal canto
proprio, non cesserà mal d’amare a
quel modo, quello stesso oggetto. Per¬
cid nel breve tempo in cui ella sarà
di lui, ha il bisogno di sentirsi tenuta!
al sommo del cuore, prima, domina¬
trice esclusiva. Invece, il suo Fritz la
considera un amore secondario, un di¬
versivo da un altro amore, che non 6
per Jui, neppur esso, ardente; ma tut¬
tavia e pin importante, forse perché
e piü difficile, ed elegante, e rischioso.
Egli é l’amante di una bella signord,
di una di quelle che si chiamano don¬
ne fatali. Ma ha conosciuto Cristina,
e l'ha corteggiata lietamente, e lha ba¬
ciata, e l'ha innamorata, e gode con
lei ore di giovinezza spensierata, pron¬
to a correre da quell’altra, al primo
richiamo. II marito di quell'altra sco¬
pre l’adulterio. Fritz si batte con que¬
st’uomo, e resta ucciso. Poche ore pri¬
ma di scendere sul terreno, nella pros¬
simità della morte, accarezzando Cri¬
stina e accomiatandosi da lei senza
dirle il proprio segreto, mormord a se#
stesso: Ora mi avvedo che, con que¬
sta fanciulla, avrei potuto trovare la
mia vera felicitä!: Comprensione tar¬
diva. Di quale grande amore egli fos¬
se oggetto, non s’era reso conto; come
Cristina non s’era reso conto del pie¬
colo posto che occupava nella vita di
lui. Ma quando apprende che egli 6
morto, ed & morto per un'altra donna,
sorge in lei qualehe cosa di piu atro¬
ce del delore d’averlo perduto. Ella si
## quosta domanda: Che cosd soho
stata per lui?, La risposta a terribile:
. Nulla, un glocols E mentre egli glo¬
cava, ella ha bruciato la vita, ha dato
tutto, i tesori dell’anima, senza riserve.
Che le resta? Piangere? Per chi? Pre¬
gare su und tomba dove un'altra, piü
amata di lei, é inginocchiata? No. Mo¬
Trire! E fugge, per por flne ai propri
giorni, mentre il suo vecchio padre,
che non l’aveva neppure rimproverata,
cho le riconosceva il diritto di conqui¬
stare un po' di gioia nella monotona
umile vita che conduceva, resta solo
a plangere. Ecco l’amore. E la morte
T’avevamo vista entrare poco prima,
rappresentata dal marito che veniva 5
sfidare Fritz, mentre il giovine stava
con Cristina e un amico, 6 la Mitzi
di questo amico, bevendo i vini chiari
e cantando i valzer leggeri. L’ingresso
di quell’uomo non era un colpo di sce¬
na, ma un'apparizione cupamente sim¬
bolica. Con lui, che s’avanzava per pro¬
vocare un rivale, la morte entrava, per
portar via Fritz a Cristina e per attirare
tante, # anche pin, dopo il terzo. La
signora Riva e il. Ceseri ebbero nel se¬
condo atto un applauso a scena aperta.
Stasera Cristina si replica.
r. S.
3 box 13/2
intenerisse, lo com.quovesse di pin. Egli
coltivava con voluttuesa tristenza le il¬
Iusioni nelle quali aveva cessato di
Vcredere. E sopra a queste illinsionl.
faceva aleggiare la morte. Ma non la
morte che sboccia dall’amore, voluttäl
suprema, 0 catastrofe nella tragedia di
Giulietta e Romeo e di Otello e Desde¬
mona; ma la morte che viene dal di
fuori, cieca, öllogica, estranea alle vi¬
cende che interrompe, senza causa; non
apice o castigo della passione, ma vi¬
sitatrice distratta, che abbatte quello
che sflora. Essa é dappertutto, non
preannunciata, tutt'al piü quelche vol¬
ta presentita; vento di rapina nella vä¬
stitä. La vita & piena, l’amore esulta,
tutto pare in divenire; ed ecco, ella en¬
tra, grigia, sorda; e tutto & finito.
*+*
La storia di Cristina 8 assai sempli¬
ce. Cristina, figlia di un modesto pro¬
fessore d’orchestra, & un'adorabile fan¬
clulla, la süssel mädel del borghese
sentimentalismo azzurro della Vienna
di una volta; ma é la dolce ragazza
soltanto perché è tenera, affettuosa,
carezzevole, niente affatto ingombran¬
te, niente affatto calcolatrice, pronta
a concedersi amorosa, semplicemente,
quasi ragionevolmente. Ha peró qual¬
che cosa di pin del tipo tradizionale:
ha l’ingenua costanza, ha il senso del¬
la grandezza dell’amore. Per lei l’amo¬
re e tutto. L'amore, non gli amori. Ed
& tutto per lei anche l’uomo che ama,
e vorrebbe essere tutto per lui. Che
non lo sarà sempre, sa bene, e c’é pre¬
parata; ma anche sa che, dal canto
proprio, non cesserà mal d’amare a
quel modo, quello stesso oggetto. Per¬
cid nel breve tempo in cui ella sarà
di lui, ha il bisogno di sentirsi tenuta!
al sommo del cuore, prima, domina¬
trice esclusiva. Invece, il suo Fritz la
considera un amore secondario, un di¬
versivo da un altro amore, che non 6
per Jui, neppur esso, ardente; ma tut¬
tavia e pin importante, forse perché
e piü difficile, ed elegante, e rischioso.
Egli é l’amante di una bella signord,
di una di quelle che si chiamano don¬
ne fatali. Ma ha conosciuto Cristina,
e l'ha corteggiata lietamente, e lha ba¬
ciata, e l'ha innamorata, e gode con
lei ore di giovinezza spensierata, pron¬
to a correre da quell’altra, al primo
richiamo. II marito di quell'altra sco¬
pre l’adulterio. Fritz si batte con que¬
st’uomo, e resta ucciso. Poche ore pri¬
ma di scendere sul terreno, nella pros¬
simità della morte, accarezzando Cri¬
stina e accomiatandosi da lei senza
dirle il proprio segreto, mormord a se#
stesso: Ora mi avvedo che, con que¬
sta fanciulla, avrei potuto trovare la
mia vera felicitä!: Comprensione tar¬
diva. Di quale grande amore egli fos¬
se oggetto, non s’era reso conto; come
Cristina non s’era reso conto del pie¬
colo posto che occupava nella vita di
lui. Ma quando apprende che egli 6
morto, ed & morto per un'altra donna,
sorge in lei qualehe cosa di piu atro¬
ce del delore d’averlo perduto. Ella si
## quosta domanda: Che cosd soho
stata per lui?, La risposta a terribile:
. Nulla, un glocols E mentre egli glo¬
cava, ella ha bruciato la vita, ha dato
tutto, i tesori dell’anima, senza riserve.
Che le resta? Piangere? Per chi? Pre¬
gare su und tomba dove un'altra, piü
amata di lei, é inginocchiata? No. Mo¬
Trire! E fugge, per por flne ai propri
giorni, mentre il suo vecchio padre,
che non l’aveva neppure rimproverata,
cho le riconosceva il diritto di conqui¬
stare un po' di gioia nella monotona
umile vita che conduceva, resta solo
a plangere. Ecco l’amore. E la morte
T’avevamo vista entrare poco prima,
rappresentata dal marito che veniva 5
sfidare Fritz, mentre il giovine stava
con Cristina e un amico, 6 la Mitzi
di questo amico, bevendo i vini chiari
e cantando i valzer leggeri. L’ingresso
di quell’uomo non era un colpo di sce¬
na, ma un'apparizione cupamente sim¬
bolica. Con lui, che s’avanzava per pro¬
vocare un rivale, la morte entrava, per
portar via Fritz a Cristina e per attirare
tante, # anche pin, dopo il terzo. La
signora Riva e il. Ceseri ebbero nel se¬
condo atto un applauso a scena aperta.
Stasera Cristina si replica.
r. S.