Liebe
5— box 13/2
JOBSERVER“
I. österr. behördl. konzessioniertes
Unternehmen für Zeitungs-Ausschnitte
WIEN, I., WOLLZEILE 11
TELEPHON R-23-0-43
Ausschnitt aus:
In Tribung, Ronn
5 NOV. 1932
vom:
Kiki. Palmer al Valle
*Cristma,, di Schnitzler
La didascalis
festo dice: c A Vienna, tempo pfé¬
sente 2. Ma é una didascalia del
1895; si tratta dell'ultima Vienna
ottocentesca, imperiale, pacifica,
godereccia, sensußle, gaia e acco¬
rata a un tempo. Lo Schnitzler, al¬
lora pressoché esordiente, intese fa
Ire, secondo la parola d’ordine del¬
T’epoca, arte veramente, crudamen¬
#te naturalista. In realtà, noi qui
respiriamo atmosfera ancora ben
fromantica: c’e ancora piü Schiller
iche Thédtre-Libre in questa storia
della figlia del povero professore
di violino, nella quale lo studente
non ama che un diversivo all’amo¬
fre d’una dama, mentre la piccola
Igli s’abbandona con dedizione in¬
Itera, per la vita; e quand’egli é uc¬
ciso in duello, non per lei ma per
T'altra donna, ne muore.
Perciö Peter Scharoff, T’eccellen¬
Ite regista russo che già ammiram¬
mo negli spettacoli del cosiddetto
&gruppo di Praga: e poi in altri
della compagnia Pavlova, ha fell¬
cemente mantenuto l’interpretazio¬
ne scenica del lavoro. noto in Ita¬
lia da circa trent'anni, in toni di
ripensamento nostalgico, sia nelle
delicate scene, sia nella blanda e
calda recitazione, sottolineata qua
là da musiche leggere e discrete.
Ma l'attesa novità di iersera era
l’apparizione d’una nuovae giova
Inissima attrice, Kitri Palmer, che#
Is’era arditamente assunta il côm¬
pito di ridar vita a Cristina, la
edolce fanciulla ormai passata in
proverhio sulle scene tedesche. E
placque e fu applaudita, crediamo,
appunto per l'abbondono, con cui
intese vivere la malinconica e, al.
la fine, tragica avventura. Abban¬
dono forse non sempre sorveglia¬
to dall’arte, anzi talvolta sincero
sino a qualche töno non molto
corretto, a momenti di una mimica
anche un poco ingrata; ma che ri¬
vela una passione autentica, e c’in.
duce ad attendere questa promet.
tente attrice in altre prove.
La Aguretta di Mitzi, l’altro tipo
Idi ragazza viennese che il poeta
lle ha collocato accanto come chia¬
Troscuro. quella che piglia il mondo
come viene e nell'amore non cerca
se non un po’ di fuggevole sorriso
e d’oblio, fu disegnata con la con¬
sueta grazia dalla brava Rossana
Masi. II vecchio professore di vio¬
lino fu incarnato ottimamente dal
Pilotto, che ci piacque piu del Cer.
vi e dello Scelzo, i quali erano ri¬
spettivamente lo studente e il suo
lamico. Lodevoli, in parti di flanco,
anche la Falcini, 11 Tamberlani
(Carlo), e la piccola Marzoppini.
Del cordiale successo abbiamo
detto. Oggl replica.
s. d’a.
5— box 13/2
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WIEN, I., WOLLZEILE 11
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5 NOV. 1932
vom:
Kiki. Palmer al Valle
*Cristma,, di Schnitzler
La didascalis
festo dice: c A Vienna, tempo pfé¬
sente 2. Ma é una didascalia del
1895; si tratta dell'ultima Vienna
ottocentesca, imperiale, pacifica,
godereccia, sensußle, gaia e acco¬
rata a un tempo. Lo Schnitzler, al¬
lora pressoché esordiente, intese fa
Ire, secondo la parola d’ordine del¬
T’epoca, arte veramente, crudamen¬
#te naturalista. In realtà, noi qui
respiriamo atmosfera ancora ben
fromantica: c’e ancora piü Schiller
iche Thédtre-Libre in questa storia
della figlia del povero professore
di violino, nella quale lo studente
non ama che un diversivo all’amo¬
fre d’una dama, mentre la piccola
Igli s’abbandona con dedizione in¬
Itera, per la vita; e quand’egli é uc¬
ciso in duello, non per lei ma per
T'altra donna, ne muore.
Perciö Peter Scharoff, T’eccellen¬
Ite regista russo che già ammiram¬
mo negli spettacoli del cosiddetto
&gruppo di Praga: e poi in altri
della compagnia Pavlova, ha fell¬
cemente mantenuto l’interpretazio¬
ne scenica del lavoro. noto in Ita¬
lia da circa trent'anni, in toni di
ripensamento nostalgico, sia nelle
delicate scene, sia nella blanda e
calda recitazione, sottolineata qua
là da musiche leggere e discrete.
Ma l'attesa novità di iersera era
l’apparizione d’una nuovae giova
Inissima attrice, Kitri Palmer, che#
Is’era arditamente assunta il côm¬
pito di ridar vita a Cristina, la
edolce fanciulla ormai passata in
proverhio sulle scene tedesche. E
placque e fu applaudita, crediamo,
appunto per l'abbondono, con cui
intese vivere la malinconica e, al.
la fine, tragica avventura. Abban¬
dono forse non sempre sorveglia¬
to dall’arte, anzi talvolta sincero
sino a qualche töno non molto
corretto, a momenti di una mimica
anche un poco ingrata; ma che ri¬
vela una passione autentica, e c’in.
duce ad attendere questa promet.
tente attrice in altre prove.
La Aguretta di Mitzi, l’altro tipo
Idi ragazza viennese che il poeta
lle ha collocato accanto come chia¬
Troscuro. quella che piglia il mondo
come viene e nell'amore non cerca
se non un po’ di fuggevole sorriso
e d’oblio, fu disegnata con la con¬
sueta grazia dalla brava Rossana
Masi. II vecchio professore di vio¬
lino fu incarnato ottimamente dal
Pilotto, che ci piacque piu del Cer.
vi e dello Scelzo, i quali erano ri¬
spettivamente lo studente e il suo
lamico. Lodevoli, in parti di flanco,
anche la Falcini, 11 Tamberlani
(Carlo), e la piccola Marzoppini.
Del cordiale successo abbiamo
detto. Oggl replica.
s. d’a.