II, Theaterstücke 5, Liebelei. Schauspiel in drei Akten, Seite 1661

5.
iebele

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fetto per il suo vecchio genitore, con¬
siderando l’amore con un senso di
grandezza e come una verità assoluta.
Cosl, con tantà sinceritä, con fanta
passione, essa ama il suo Fritz, uno
studente, il quale invece la tiene in
una secondaria considerazione, avendo
nello stesso tempo una relazicne con
una signora maritata, II giovane divi¬
de il suo cuore, con due donne, senza
amarne profendamente nessena. Da
una parte l’amore sentimentale, puro
ed onesto, dall’altra quello dei sensl.
Una sera nella casa di Fritz, conven¬
gono Cristina, l’amico Teodoroe la sua
amica Marietta per passare allegra¬
mente alcune ore. Si mangia, si be¬
vono bicchieri di vino del Reno, si
lballa. Sono quattro giovinezze riunite
nella spensieratezza pin gaia, che can¬
tano la canzone d’amore, la quale ve¬
drà la sua fine quando i due studenti
avranno terminato gli studi. E' la vitn
che ride, che gode, che ama per un
attimo, mentre nell’ombra guata la
morte. E questa manda il suo triste
messaggero nella persona del marito
dell'amante di Fritz. Egli ha sconerta
la tresca e si reca pieno d’ira e di do¬
lore a chiederne conto al giovane. La
festicciola ha un brusco arresto, e nel¬
la saletta grava un immediato males¬
sere, un presagio di sventura. L’amico
#
ele ragazze si riurano un un'altra

„ „
stanza e Fritz rimane davanti a colui
che viene a reclamare una riparazione
all’atroce offesa. La provocazione esplo¬
de con tutta la sua violenza, e Fritz
accetta di battersi in duello.
Quando il marito si allontana,
quattro glovani cercano di riannoda¬
re i sottili fili d’oro dell'allegria, ma
non ci riescono. Cristina, come le
planticelle sensitive, prova una stra¬
na preoccupazione, un incomprensibi¬
le terribile presentimento. La vita
che aveva cantato in mezzo a quella
giovinezza, é rimasta turbata dalla vi¬
sita del messaggero di morte, ché do¬
vra prendersene due.
II duello é fissato per l’indomani, e
sarà un duello tragico. Fritz, quasi
presago della sua fine. ha un attimo
di tenerezza per Cristina, la fanciul¬
la che gli ha giurato di non amare
pin nessun uomo, che gli si é data
con tutta la pienezza del suo vergine
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cuore, e si congeda da lei pentito di
non avere compreso prima che l’amo¬
re di lei era il piü vero, il piü gran¬
de, il piü puro. Nello scontro Fritz ri¬
mane ucciso, e la tremenda notizia
viene appresa da Cristina tre giorni
dopo. E' uno schianto, un colpo di
folgore che l’annientano, ma quando
sa ch’egli é morto per un'altra donna,
il suo atroce dolore si tramuta in u¬
na cupa disperazione.
La realtà, quella che Cristina non
poteva mai immaginare, presa com’era
dall’ amore che rasentava l’idolatria.
si affaccia tremenda alla sua mente
e le fa comprendere una verità che
non avrebbe mai sospettato. Che cosa
é stata lei per Fritz? Che cosa ha rap¬
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presentato nella sua vita? Un trastul¬
10? Domande assillanti che le martel¬
lano il cervello, che paralizzano ogni
sua volontà, che le rendono il dolore
doppiamente straziante, perché non
pud neppure plangere, e non potrà u¬
gualmente andare a pregare sulla tom¬
ba di lui, per non incontrarsi con T'al¬
tra, con quella ch’egli ha amato pill
di lei, trascinandolo fatalmente a met¬
tere come posta di quell’ amore pecca¬
minoso, la sua giovane vita.
Ecco che cosa c’é in fondo alla dol¬
ce coppa dell' amore; delusione e ama¬
rezza, e Cristina ferita nel cuore, co¬
ime amante e come donna, dalla cru¬
da verità che le si é improvvisamente
rivelata, függe per andare anch’ essa
incontro alla morte. Nella casa triste,
rimane soltanto il vecchio padre a pian¬
gere tutte le sue lagrime.
L’interpretazione, per parte dei sin¬
goli attori, che già l'altra sera ebbero
il lietissimo battesimo del nostro pub¬
blico, non poteva essere migliore. Pal¬
ma Palmer, la giovanissima protago¬
nista del dramma, ha avuto un altro
vivissimo successo personale per la sua
calda, convincente ed avvincente reci¬
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tazione. Camillo Pilotto le é stato ein¬
cace compagno insieme a Gino Cervi,
a Filippo Scelzo, a Rossana Masi é
agli altri. II pubblico ha applaudito
ripetutamente alla fine di ogni atto e
particolarmente la signorina Palmen¬