VI, Allgemeine Besprechungen 1, Cesare Levi, Seite 10


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Panphlets, Offprints
ARTURO SCHNITZLER
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dalle parole dell’amica, ei viene a sapere che essa neppure lo amava,
e sapeva benissimo che egli avrebbe dovuto sposarsi fra giorni. E il
marito se ne va, sconsolato, solo.
Delle quattro produzioni in un atto, che prendono il titolo dalla
prima: Ore di vita (1), due: Le ultime maschere e Letteratura sono
state rappresentate, e tuttora si rappresentano in Italia: e mi dispenso
perció dal darne l’analisi: l’altra s’intitola: La donna col pugnale.
Ore di vita, secondo l’idea dello Schnitzler, sono quelle decisive
nell’esistenza di un artista — un letterato é infatti sempre il protago¬
nista di questi quattro drammetti — sono quei momenti solenni del¬
l’esistenza, nei quali tutto il passato é sconvolto dalla rivelazione di
un episodio, o dal verificarsi di un fatto, infinitamente piu importante
che tutto il mestiere dello scrivere, che tutta l’arte istessa. & Che cosa
e tutto lo scribacchiare di fronte a un'ora d’amore? " esclama lo
Schnitzler per bocca di uno dei suoi personaggi.
Nel breve atto, che apre il volume, Antonio Hausdorfer rivela al
figlio della propria amante, morta, che essa si é uccisa, sapendo che
la sua malattia, protraendosi forse ancora per lunghi anni, avrebbe
impedito a lui, giovane poeta, di lavorare, di scrivere, di essere qual¬
cuno: si é avvelenata perché non voleva, con la sua triste esistenza
di inferma, inceppare il libero svolgersi della sua personalità di ar¬
tista. Ma il giovane poeta, al quale Hausdorfer ha mostrato la lettera
della madre, gli rimprovera di non aver adempiuto la volontà della
morta: essa non voleva che il figlio venisse mai a sapere tutta l’or¬
ribile verità: che ne sarà della sua vita, ora che egli sa d’esser stato
la causa indiretta della morte della madre?
Anche nella prima commedia del volume: Marionette (2), Arturo
Schnitzler non ismentisce le sue preziose qualità di analista finissimo.
Ma in questi tre atti del volume (II burattinaio, Cassiano il valoroso,
& Alla grande salsiccias) il commediografo viennese sempre piü si allon¬
tana dal teatro, e dimentica le esigenze ferree delle leggi sceniche:
sono, come egli stesso le chiama, piü che commedie, studi, burleschi,
scene da burattini, piccoli atti destinati ai teatri speciali, e che sol¬
tanto sarebbero comprensibili dal pubblico di una grande città, da un
pubblico speciale, pubblico di raffinati e di buongustai, pubblico gia
sazio dei piccoli giuochie delle piccole combinazioni del repertorio abi¬
tuale. Da noi. fra una rappresentazione di Cause ed effetti ed una di
Champignol, gli gatti unici delle Marionette sarebbero mal compresi
0 non compresi affatto.
Cassiano i valoroso é una escena per marionettes che finisce
contre morti: Alla grande salsiccias é un burlesco pieno di fantasia
e ricco di finissima satira: é una specie di parodia dei drammi con¬
temporanei, alla quale prendon parte gli spettatori, l’autore, e il di¬
rettore di un piccolo teatrino da marionette del Wurstelprater.
II burattinaio é, delle tre, la commedia piüequilibrata, meno da
marionette g#e piü per uomini in carne ed ossa. Ed é— occorre dirlo? -
di grande originalità.
Giorgio Merklin confessa al suo vecchio amico Edoardo Jagisch
di esser stato un giorno il suo burattinaio: precisamente l’ultima volta
che si videro, a quella gaia cena, egli combinó con Anna, perché si
(1) Lebendigen Stunden, Vier Einakter (Berlin, Fischer, 1902), pagg. 160.
(2) Marionetfen, Drei Einakter (Berlin, Fischer, 1906), pagg. 148.

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nella persuasione di nd
volta prese l’amore di
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