VI, Allgemeine Besprechungen 1, Cesare Levi, Seite 11


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Panphlets, offprints
ARTURO SCHNITZLER
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ure lo amava,
ra giorni. E il
fingesse innamorata di lui: gli dispiaceva di vederlo sempre cosi triste,
nella persuasione di non poter esser amato, Ora Jagisch é felice: quella
itolo
volta prese l’amore di Anna sul serio: se ne innamoró e la sposo.
aturd sono
E cosi Giorgio Merklin viene a sapere, dalla stessa parola di Anna, che
essa era innamorata di lui, e che voleva provarlo: egli, il cburattinaio),
quegli che voleva giocare con le passioni altrui, e voleva tenere i fili,
e stato il solo giocato: la sua vita é senza scopo, é solo: non sa ormai
piü adattarsi ad una famiglia, alla normalità, alla regolarità di una
esistenza borghese: allorché Jagisch gli offre un posto alla propria
tavola, fra Anna e il bambino nato dal loro amore, egli se ne va: il
suo posto non é lä.
Di questa bohème speciale di una grande città, lo Schnitzler é
pittore eccellente: e forse egli é anche un po' il protagonista di molte
fra le sue scene.
Molte di queste hanno un carattere locale, che mal si potrebbe
giudicare attraverso una traduzione: lo Schnitzler é un viennese
prima di essere un austriaco, é cioé il piü latino dei tedeschi, é quasi
un po’ italiano per la leggerezza della sua fantasia, e per l’armonia
della sua forma letteraria. Del viennese peró gli manca la qualità pre¬
dominante: la giocondità, l’arte cioé di evitar le noie e le brighe del¬
l’esistenza con una imperturbabile serenità: questa é la principale
caratteristica dei viennesi, e manca allo Schnitzler.
Se pur vogliamo accordare con lo Steiger (1) che c il suo Ana¬
tolio é vera merce viennese, leggera, amabile, blasé , che é g come
un walzer ondulato 7, non possiamo nasconderei che lo Schnitzler dei
drammi successivi sente i dolorosi problemi del nostro secolo ed os¬
serva, non senza amarezza, le piaghe dolorose dell'anima contempo¬
ranea. Schnitzler é un pessimista come tutti gli scrittori che si ad¬
dentrano nelle pieghe dell’anima umana - dell’anima femminile in
ispecie; é un pessimista come lo é Roberto Bracco, novellieree dram¬
maturgo, il Bracco dell' Infedele e delle Smorsie umane, l’autore nostro
piu moderno e piu originale, nel Teatro italiano contemporaneo, per
piü di un dramma, vero precursore. Elo Schnitzler é l’autore straniero
che con Roberto Bracco ha maggiore affinità: lo squisito conoscitore
dell'anima femminile che é in Anatolio ha un' aria di parentela con
T’arguto dialoghista di Infedele e col novelliere delle Smorsie umane:
né lo scrittore viennese, né lo scrittore napoletano, per la severa so¬
brietà dell’arte loro, si rivolgono alla folla, ma piuttosto ad un'esigua
schiera di buongustai e di intelligenti, tali da comprendere tutta l’ori¬
ginalità del loro talento: né l’uno, né l’altro hanno scritto la commedia
dalle cento repliche, ma l’opera dei due rimane nel volume e sulle
scene, testimonianza di grande ingegno, segno all’ammirazione delle
persone di buon gusto.,. Forse la grande flammata d’entusiasmo, il
clamoroso scoppio d’applausi, che accompagnano oggi opere di valore
artistico appena mediocre, saran - di qua e di là delle Alpi - gia
spenti, e ancor si ricercheranno e si rappresenteranno Sperduti nei
buioe Liebelei.
(1) End. Srniaek, Das Werden des neueren Dramas - IIer Theil: & Von Haupt¬
mann bis Maeterlinck (Berlin W., Fontane, 1898), a pag. 287.

S