e e
ed eternamente uguale a se stesso: un
del mas
sempre impressionista come Schnitzler do¬
eterno permanere che simula Taspetbo di
rähiide C
veva sentirsi attratto dalla forma del mo¬
un eterno divenire, un Nuttuare di appa¬
Essi
nologe interiore, che corrisponde cosi be¬
I'Alée 1
renze, un danzare di marionette, un gioco
ue alle esigenze del suo mondo spirituale,
vetloro:
di ombre fugaci ed eflimere.
ove i personaggi non comunicano mai ve¬
La stessa concezione dell'amore nel bel¬
ghiaccia
ramente gli uni con gli altri, né esiste un
tina il
lissimo Andtolto: un girare in tondo, un
mondo di cosc e di valori che tutti unifor¬
non (68t
cercare che non sbocca mai in un trovare,
memente ammettono e in cui convengono.
tre aapim
un correre senza posa di avventura in av¬
La Signorina EIsa & tutto un lungo mono¬
mente 1°3
ventura, per non raccogliere mai che un
loge nteriore, e si svolge, com'é naturale,
quella be
pugno di cenere, da eill si sprigsna ia
nel corso di poche ore.
vennd. D
fiamma del ricordo, la cosa piü dolcc e carn
novellino
Elsa d ospite dei suoi parenti in un al¬
che sia nell’amore. Su tutlo oscilla un am¬
lusinghe
bergo di lusso, quando le giunge una let¬
biguo e stanco sorriso di melanconia e di
zioni
tora della mamma che la supplica di chie¬
ironia, in eui si esprime un dolore un po'
non faci
dere in prestito a un signore che villeggia
molle che si compiace di 80 stesso e di at¬
nello stesso albergo una grossa somma, ne¬
teggiarsi in molli e armoniosi versi.
cessaria a salvare il padre dalla prigione
Ma du
Trowiamo in Girotondo e in Anatolio gli
un' impre
e dal isonore. Vincenvlo la sua enorme ri¬
stessi elementi che afliorano piü visibillmen¬
dalla tor
pugnanza, Elsa fa la domanda, e quel tale
te in altri lavori dello stesso Schnitzler
re, malt
risponde che darà il danaro a un patto:
(Paracelsus, Der grüne Kakadu, Literatur,
cione, p.
che Elsa si lasci veder nuda. Le reazioni
Liebeler, ecc.), e che di Jui farno il pre¬
menti a.
psicologiche che la ignobile domanda su¬
cursore dei moderni drammaturghi, che a
poso se
cenda S.
centro del loro mondo spirituale hanno
pio ma altera, emancipatissima d’idee ma
sistere C
messo il problema dell’illusione e della ve¬
non di sentimenti, e soprattutto fiera di sé,
che mon
rità, dell'essere e del parere:
vero tipo di ragazza moderna, il suo oscil¬
é passer
Fluiscon l'un nell'altro sogno e veglia,
lare tra la vergogna, lo sdegnoe una mi¬
presto
aül vero e il falso. Nulia v’ha di certo:
steriosa attrazione sensuale che in lei stes¬
nuare
e milla sappiam di noi, oulla degli alltri,
sa suscita l’immagine del suo corpo bian¬
vand CC.
rà un gloco eterno e bravo e chi lo sa
inconire
co e nudo esposto agli sguardi della cu¬
Cosi dice Paracelso nel mirabile atto uni¬
Lanir
pidigia maschile, il fluttuare di quell’ani¬
co omonimo. E da questo gloco sale una
ce880, L
ma tra l’idea della morte liberatricee del¬
nebbia di malinconia sottile che avvolge le
ginia.
la vita libera e senza catene, tra il nero
cose, ne cancella i contorni, ne dissipa la
placatag
del nulla e il piacere del senso, tutto ci5 6
soliditä e la consistenza, le pervade di re¬
semi-3s
reso da Schnitzler com una potenza mira¬
latività universale. Dei piu bei Javori
non acr
bile di contrappunto psicologico. Attraver¬
drammatiei di Schnitzler 1l nodo c appun¬
dovetteg
so il monologo di Elsa noi conosciamo lei
to questo fluire“e convertirsi l’uno nell'al¬
non ult
stessa e il piccolo mondo che la circonda,
tro della realtä e del sogno, dell’illusione
quale lei se lo raffigura di attimo in atti¬
che la
e della vita, apparenza che si coagula in
mo, nella febbre, del suo cervello sconvolto.
per ton
sostanza, sostanza clie svapora in apparen¬
Nella sua negazione di ogni obbiettivismo
Blaner-
za, senza che si possa mai dire con preci¬
naturalismo esteriore o psicologico,
piecola
sione dove passi la linea di confine fra le
aiscest
Schnitzler non si 6 mai spinto tanto lon¬
due. Vanamente i personaggi desiderano
La 1
tano quanto in questa Siynorina Eisa, che
la scierza che permetta loro finalmente di
allorels
perció entra di pieno diritto nel quadro
porre il piede sulla terraferma dell’assolu¬
malaug
delle correnti piü vive dell'arte narrativa
to e della certezza: essi non usciranno mai
e scivt
contemporanea. Per strappare il denaro a
a riva dal mobile mare di nebbia della re¬
si tro#
quel tale senza dargliela vinta Elsa si mo¬
latività e del dubbio. Essi si stanno a fron¬
sima Da
stra nuda a tutto l'albergo e sviene. Poi
te etermamente separati dai muri delle il¬
aleun ost
all’enorme vergogna cerca scampo nella
fatale. Di
Jusioni di cut ciascnno 6 piü o meno in¬
morte liberatrice. Come tutti i personaggi
legava ab
consapevole prigioniero. Questo relativi¬
di Schnitzler, anche Elsa evade nella mor¬
disgrazialt
smo estremo assume forma comica in una
te da una vita ehe non sarebbe piü per
in un mor
digertente commedia, Fink e Kliederbusch,
lei che decadenza e miserabile fluire quo¬
resistenza
11 protagonista della quale serive su due
tidiano di giornt.
6861.
giornali di partiti opposti con due nomi
ABRIANO TILCHER.
II Mezze
diversi e, per un intreccio di casi, 6 co¬
buon tratti
stretto a scendere sul terreno contro s0
SchsirztEn. Modemoiselle Else — Paris,
gliato conk
stesso. (E' lo stesso soggetto trattato da
Stock, 1926.
cia, sulia
Tristan Bernard ne Lu F#nccola e 1l Paro).
erimase
Quando Fliederbusch-Fink decide di ##ue¬
II supplizio delle formiche
compagni
cidere v 1l suo altro se stesso, un politico
Budapest, 9, notte,
ferite laceh
ultra-conservatore, il conte Niederhof, lo
Oliva rimar
Un atto di ferocia inandita viene segna¬
lato dal Comune di Sajk. Cacciatori di fro¬
sconsiglia:
mento di
do da un pezzo tenevano d’occhio la guar¬
Cercaronon
a In fine il signor Fliederbusch difende
din lerestale Szombath, incaricata desa cu¬
duto, ma.
II suo punto di vista, come Lei, signor
stodia dei possedimenti del conte Enlödy,
ogni curag
Fink, il zuo. Forse egli ha esagerato un po'
loro nemniee neerrimo, Jeri notte, incontrutosl
ern epiratt
10 Szombath von un paio di bracconieri, que¬
nella forma: ma il suo punto di #ista ha
sti lo spogliarono nudo e lo legurono 2 un
All:
in fondo la sua ginstificazione, come 11 Jno.
nbero sotto il quale si trovava un fornl¬
Fliederbusch — E il Suo, signor conte.
calo. In questa posizione disperata la di¬
di perplese
Conte — Gia. Non piu giustificazione esgrazinta guardia fu abbandonata al suo##
ste destino. II disgraziato, martordato per tit¬
davere de¬
non meno. Verità assclute non ce ne sonon.
ia ln notte dagl’insetti, grido disperatamente
dloveva rin
Si spiega perciö facilmente come, mal¬
Unelie oggi, verso mezzoglorno, egli fu rin¬
sciar andi“
venmito tutto coperte di bestiole, II corpo del
grado l’età non piü giovanile, Schnitzler
poteva rin¬
disgraziato fu ridotto in istato compassiolle¬
ma stato il solo dei poeti e drammaturghi
condizionit
tedeschi che le generazioni venute su du¬
conto delg
corde che lo tenevano legato, egli cacdle a
rantee dopo il gran cataclisma della guer¬
terra estenuato, ed, in istato gravissimo, fü
decisero 6
trasportato all’ospedale. Dei malfattori man¬
rae del dopoguerra non abbiano respinto
doche T’Ol.
ca ogni tracci.
cone irrimediabilmente superato e invec¬
punti men¬
——
—
erano sott
chiato. La sua arte ha saputo immedliata¬
II cagnolino e gli elefanti
tragiea fin
mente intonarsi ai nuovi tempi e ai nuovi
Londra, 9, mattino.
Cosi ven
gusti. Ma egli è e rimane soprattutto il
Un fatto curiosc é segnalato da Edmoditon:
Feur, mer
pocta della Vienna imperiale della deca¬
14 elefanti appartenenti ad un serraglio di un
oggetto de
denza, che nella sua arte si rillette come
Circo. presi improvvisamente dallo spavento,
dei sanita
#nell’udire abbaiare un cagnolino, gettarono
in uno specchio di mirabile trasparenza:
al suelo due cnormi furgoni automobili con.Igräfare ab
il poeta di un mondo bello ma gracile,
tenenti le casse delle tigri, dandosi quindi veitta per
squisito ma internamente vizzo, dolce e
alla fugn attraverso la cittä e spargendo i
inesatte.
malinconico come un lungo crepuscolo d’au¬
panico fra tutti gli abitanti. Grazie all’in¬
Vennie
iervento del personale del Circo e della po¬
tunno, persuaso della irrimediabilità e im¬
otto gulde
lzia non si hannota deplorare disgrazie al¬
minenza della sua fine, eche per stordirsi
cho partir
le persone, I padroni del serraglio riuscirono
Bi butta en piacere e insegue l’ebbrezza, mala far rientrare nelle gabbie le bestie.
I’Aiguille
esh
ed eternamente uguale a se stesso: un
del mas
sempre impressionista come Schnitzler do¬
eterno permanere che simula Taspetbo di
rähiide C
veva sentirsi attratto dalla forma del mo¬
un eterno divenire, un Nuttuare di appa¬
Essi
nologe interiore, che corrisponde cosi be¬
I'Alée 1
renze, un danzare di marionette, un gioco
ue alle esigenze del suo mondo spirituale,
vetloro:
di ombre fugaci ed eflimere.
ove i personaggi non comunicano mai ve¬
La stessa concezione dell'amore nel bel¬
ghiaccia
ramente gli uni con gli altri, né esiste un
tina il
lissimo Andtolto: un girare in tondo, un
mondo di cosc e di valori che tutti unifor¬
non (68t
cercare che non sbocca mai in un trovare,
memente ammettono e in cui convengono.
tre aapim
un correre senza posa di avventura in av¬
La Signorina EIsa & tutto un lungo mono¬
mente 1°3
ventura, per non raccogliere mai che un
loge nteriore, e si svolge, com'é naturale,
quella be
pugno di cenere, da eill si sprigsna ia
nel corso di poche ore.
vennd. D
fiamma del ricordo, la cosa piü dolcc e carn
novellino
Elsa d ospite dei suoi parenti in un al¬
che sia nell’amore. Su tutlo oscilla un am¬
lusinghe
bergo di lusso, quando le giunge una let¬
biguo e stanco sorriso di melanconia e di
zioni
tora della mamma che la supplica di chie¬
ironia, in eui si esprime un dolore un po'
non faci
dere in prestito a un signore che villeggia
molle che si compiace di 80 stesso e di at¬
nello stesso albergo una grossa somma, ne¬
teggiarsi in molli e armoniosi versi.
cessaria a salvare il padre dalla prigione
Ma du
Trowiamo in Girotondo e in Anatolio gli
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e dal isonore. Vincenvlo la sua enorme ri¬
stessi elementi che afliorano piü visibillmen¬
dalla tor
pugnanza, Elsa fa la domanda, e quel tale
te in altri lavori dello stesso Schnitzler
re, malt
risponde che darà il danaro a un patto:
(Paracelsus, Der grüne Kakadu, Literatur,
cione, p.
che Elsa si lasci veder nuda. Le reazioni
Liebeler, ecc.), e che di Jui farno il pre¬
menti a.
psicologiche che la ignobile domanda su¬
cursore dei moderni drammaturghi, che a
poso se
cenda S.
centro del loro mondo spirituale hanno
pio ma altera, emancipatissima d’idee ma
sistere C
messo il problema dell’illusione e della ve¬
non di sentimenti, e soprattutto fiera di sé,
che mon
rità, dell'essere e del parere:
vero tipo di ragazza moderna, il suo oscil¬
é passer
Fluiscon l'un nell'altro sogno e veglia,
lare tra la vergogna, lo sdegnoe una mi¬
presto
aül vero e il falso. Nulia v’ha di certo:
steriosa attrazione sensuale che in lei stes¬
nuare
e milla sappiam di noi, oulla degli alltri,
sa suscita l’immagine del suo corpo bian¬
vand CC.
rà un gloco eterno e bravo e chi lo sa
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co e nudo esposto agli sguardi della cu¬
Cosi dice Paracelso nel mirabile atto uni¬
Lanir
pidigia maschile, il fluttuare di quell’ani¬
co omonimo. E da questo gloco sale una
ce880, L
ma tra l’idea della morte liberatricee del¬
nebbia di malinconia sottile che avvolge le
ginia.
la vita libera e senza catene, tra il nero
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placatag
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soliditä e la consistenza, le pervade di re¬
semi-3s
reso da Schnitzler com una potenza mira¬
latività universale. Dei piu bei Javori
non acr
bile di contrappunto psicologico. Attraver¬
drammatiei di Schnitzler 1l nodo c appun¬
dovetteg
so il monologo di Elsa noi conosciamo lei
to questo fluire“e convertirsi l’uno nell'al¬
non ult
stessa e il piccolo mondo che la circonda,
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quale lei se lo raffigura di attimo in atti¬
che la
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mo, nella febbre, del suo cervello sconvolto.
per ton
sostanza, sostanza clie svapora in apparen¬
Nella sua negazione di ogni obbiettivismo
Blaner-
za, senza che si possa mai dire con preci¬
naturalismo esteriore o psicologico,
piecola
sione dove passi la linea di confine fra le
aiscest
Schnitzler non si 6 mai spinto tanto lon¬
due. Vanamente i personaggi desiderano
La 1
tano quanto in questa Siynorina Eisa, che
la scierza che permetta loro finalmente di
allorels
perció entra di pieno diritto nel quadro
porre il piede sulla terraferma dell’assolu¬
malaug
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to e della certezza: essi non usciranno mai
e scivt
contemporanea. Per strappare il denaro a
a riva dal mobile mare di nebbia della re¬
si tro#
quel tale senza dargliela vinta Elsa si mo¬
latività e del dubbio. Essi si stanno a fron¬
sima Da
stra nuda a tutto l'albergo e sviene. Poi
te etermamente separati dai muri delle il¬
aleun ost
all’enorme vergogna cerca scampo nella
fatale. Di
Jusioni di cut ciascnno 6 piü o meno in¬
morte liberatrice. Come tutti i personaggi
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consapevole prigioniero. Questo relativi¬
di Schnitzler, anche Elsa evade nella mor¬
disgrazialt
smo estremo assume forma comica in una
te da una vita ehe non sarebbe piü per
in un mor
digertente commedia, Fink e Kliederbusch,
lei che decadenza e miserabile fluire quo¬
resistenza
11 protagonista della quale serive su due
tidiano di giornt.
6861.
giornali di partiti opposti con due nomi
ABRIANO TILCHER.
II Mezze
diversi e, per un intreccio di casi, 6 co¬
buon tratti
stretto a scendere sul terreno contro s0
SchsirztEn. Modemoiselle Else — Paris,
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stesso. (E' lo stesso soggetto trattato da
Stock, 1926.
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Tristan Bernard ne Lu F#nccola e 1l Paro).
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Quando Fliederbusch-Fink decide di ##ue¬
II supplizio delle formiche
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cidere v 1l suo altro se stesso, un politico
Budapest, 9, notte,
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ultra-conservatore, il conte Niederhof, lo
Oliva rimar
Un atto di ferocia inandita viene segna¬
lato dal Comune di Sajk. Cacciatori di fro¬
sconsiglia:
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do da un pezzo tenevano d’occhio la guar¬
Cercaronon
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din lerestale Szombath, incaricata desa cu¬
duto, ma.
II suo punto di vista, come Lei, signor
stodia dei possedimenti del conte Enlödy,
ogni curag
Fink, il zuo. Forse egli ha esagerato un po'
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ern epiratt
10 Szombath von un paio di bracconieri, que¬
nella forma: ma il suo punto di #ista ha
sti lo spogliarono nudo e lo legurono 2 un
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in fondo la sua ginstificazione, come 11 Jno.
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Fliederbusch — E il Suo, signor conte.
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non meno. Verità assclute non ce ne sonon.
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Si spiega perciö facilmente come, mal¬
Unelie oggi, verso mezzoglorno, egli fu rin¬
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disgraziato fu ridotto in istato compassiolle¬
ma stato il solo dei poeti e drammaturghi
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tedeschi che le generazioni venute su du¬
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corde che lo tenevano legato, egli cacdle a
rantee dopo il gran cataclisma della guer¬
terra estenuato, ed, in istato gravissimo, fü
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II cagnolino e gli elefanti
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mente intonarsi ai nuovi tempi e ai nuovi
Londra, 9, mattino.
Cosi ven
gusti. Ma egli è e rimane soprattutto il
Un fatto curiosc é segnalato da Edmoditon:
Feur, mer
pocta della Vienna imperiale della deca¬
14 elefanti appartenenti ad un serraglio di un
oggetto de
denza, che nella sua arte si rillette come
Circo. presi improvvisamente dallo spavento,
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inesatte.
malinconico come un lungo crepuscolo d’au¬
panico fra tutti gli abitanti. Grazie all’in¬
Vennie
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tunno, persuaso della irrimediabilità e im¬
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lzia non si hannota deplorare disgrazie al¬
minenza della sua fine, eche per stordirsi
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le persone, I padroni del serraglio riuscirono
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