VI, Allgemeine Besprechungen 2, Ausschnitte 1928–1931, Seite 5

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diani; ma com'é al suo stesso nascere nel
ed oppone sempre la stessa sfuggevole resi¬
cuore degli uomini, con tutti gli interropa¬
stenza, si dà sempre con lo stesso riservato
tivi tormentosi e cosl facilmente dimenti¬
abbandono all’incalzare dei fatti. Nel Paz¬
cati se non si presenta subito la risposta,
hagallo verde potrà eccitarsi sino all’assas. :
colle curiosità e le inquietudini davanti a
sinio, un momento di aberrazione nel quale,
misterlose novità che domani potrebbero
come altra volta, l’autentico Anatolio tra¬
sorgere e di cui oggi si ha appena il pre¬
disce se stesso prendendosi gul serio sino
sentimento, o il sospetto o la sveranza o
al punto di agire sotto la spinta della pro¬
un inesprimibile timore; quella vita che
pria passione; ma in questa stessa azione
non ha catastrofi esteriori da impressionare
lo stile amletico rimane l’essenza squisita
1 cercatori di Gammi sensazionali, che ###
di ogni momento, di ogni gesto, di ogni
svolge in case, in tamiglie, in città bene
parola. In questo stile amletico l’epoca ri¬
ordinate, regolari, normali, senza scesse di
conosceva se stessa, Schnitzler trovava l’a¬
nessun genere, senza terrori nè dubbi ne
dito al grande successo.
preoccupazioni troppo serie per il domani:
Certo, coll'’incalzare degli anni, anche
quella bella Vienna grassa-e lucida della
Schnitzler doveva rimanere isolato, non
fine del secolo, dove tutti stavano bene ed
trovare piü nel pubblico la larga eco del
avevano tutti gli agi per occuparsi della
primo decennio del secolo, vedere inari¬
loro rispettabilissima persona; un mondo
dirsi la vena, la tendenza che dai suol
un poco limitato ed egoista, senza dubbio.
drammi scendeva nel pubblico. II mondo
ma non troppo, tuttavia; un mondo per il
preparavá ad Amleto una avventura che
quale, per esempio, l’arte ed in genere
non era fatta per lui, che superava di
tutto quello che ha attinenza collo spirito,
troppo la sua statura, le sue possibilità. Non
esisteva ed aveva grande importänza; un
valeva piü fermarsi sorridendo in riva al
mondo graffinatone dsupercoltivaton co¬
fiume per ammirare la corrente fuggevole
ma stava diventando l’intera Germania, e
ed esercitarvj sopra la propria ironia;
che si dedicava soprattutto e con grande
non si poteva piü essere infinitamente
delizia all’arte pericolosa dell’introspezione.
stanchi di non fare nulla; il tempo af¬
Se si paragonano insieme 1 Tersitort ed
ferrava gli uomini a mezza vità e li
Anatol, non c’è dubbio, il mondo del primo
costringeva ad agire loro malgrado; non
2 assai piü complesso, la visione piü gran¬
ei poteva orà essere ammalati e disprezzare
diosa, la escenicitàn senz’altro superiore.
la salute sotto lo specioso pretesto che sani
Ma, i due drammi sono scritti nello stesso
si & tutti ad un mödo, mentre la malaltia
annoe nello stesso anno sono nati i due
permette a ciascuno di essere ammalati in
poeti; fatalmente vien fatto di pensare che
un modo diverso; ora agli ammalati non
(a parità di valore puro poctico) & sulla
restava altro che rassegnarsi a morire. Ed
strada di dare un dramma moderno alla
ecco perché anche di Schintzler, tanto su¬
Germania piuttosto l’autöre che prende per
periore ai contemporanei, 1a gener#slen¬
soggetto i zuoi amori giovanili (e chlamia-della guerra e di dopo la guerra non doveva
moli anche amoretti) con tutte le loro com- conservare nulla: specchio di un mondo
plicazioni psicologiche, piuttosto che l'al¬
distrutto, anche la sua arte, nel logorante
tro, quello che tenta di sollevarsi al disopra
travaglio teatrale, non poteva piü resistere.
di se stesso cantando un mondo, uomini,
sofferenze che gli sono del tutto estranei.
Alberto Spaini.
Per quanto limitato possa apparire i1 mon
do di Schnitzler in Anatol, esso ha un eier
me vantaggie: quello di essere completa¬
mente centtato nel poeta, nella zua vita,
nella zua stessa struttura psicologica; esten¬
dendesi non perderà mai 41 consistenza;
saranno nucve parti che si connetteranno
ad un centro ben preciso, ben fondato, nu¬
trito nella piena intimità dell’anima e dello
spirito.
Anatol non muore in quella prima serie;
di dialoghi colla quale viene al mondo:
passan gli anni e la spensieratezza giova¬
nile & paralizzata da tutte le nuove com¬
plicazioni che la vita impone: gli amoretti“
divengono passioni cocenti, divengono
drammi profondamente sepolti nella co¬
scienza, tragedie flammanti o fosche e
cupe torture che si eternizzano in immo¬
Anatol arricchisce le sue esperienze chef
erano già cosl fini e complete; ma sempret
si comporta come il primo ingenuo dolce
sorridente, ma nobile intelligente resisten¬
te Anatol si erà comportato: analizzändosi
con una evidente tenerezza per se stesso,
con molta pietà per quanto gli tocca, sof¬
frire, ma senza nessuna debolezza, nessuna
davanti alle rivelazioni piü penose; si com¬
porta da uomo che ha soprattutto il com¬
pito di conoscere se stesso ed il dovere
di conoscere e comprendere allo stesso moy
do gli altri; tollerante e compassionevole
quanto verso se stesso & ironico e spesso
senza indulgenza.
Con Schnitzler la psicologia entra da
conquistatffte Sül teätro tedesco (proflosti¬
co delle orge freudiane, ugualmente par¬
tenti da Vienna, un ventennio piü fardi);
ma non & mai un psicologismo gretto od
artefatto che inventa i suoj temi e si ripro¬
duce oziosamente; & un tipo di umanità,
quella ch’egli ha davanti, ben precisata,
ben conosciuta, limitata forse in quella
cerchia borghese ch’egli frequenta, ma che
insomma & la classe nella quale in quegli
ann si riassume la vita spirituale in Ger¬
mania. Se Schnitzler avesse avuto una
scuola, imitatori, emuli, forse anche il tea¬
tro tedesco sarebbe rimasto invaso dall’o¬