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Miscellaneous
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RASSEGNA MODERNA
Basterebbe la descrizione di quest ultimo tratto del doloroso calvario per
dichiarare lo Schnitzler artista vero, non mistico, non simbolico.
Si, egli deve aver assistito più d'una volta alla suprema lotta della vita
colla morte, alle fiere proteste della giovinezza contre l'inclutabile per di¬
pingere con tale potenza di colorito le angoscie, gli strazi che agitano quel
cadavere vivente, il quale nel parossismo d'un folle terrore trova la forz.
d'alzarsi, di avvincere la sua compagna e di rammentarle la fatale promessa,
mentre con rumor cupo, assordante, il treno corre nella notte. Non è frutto
d'imaginazione quel viaggio mostroso, non è parto di fantasia l'ultima cena,
la scena selvaggia, macabra, nella camera d'albergo. Maria affranta siede
presso al suo letto, egli le circonda il collo quasi a strangolarla:
« — Muio, lo sento, ma ti porto con me
No, no, non voglio, capisci, » grida liberandosi la sana e vigorosa fan¬
ciulla, e come una pazza scende le scale, attraversa il giardino, s’ avvia alla
stazione.
Egli intanto è balzato dal letto e brancolando tenta di seguirla.
« — Non lasciari, non te ne andare, Maria, non posso morir solo... »
Dalla bocca contratta spruzza un filo di sangue et ei ricade pesantemen¬
te all'indietro
*
Deil ultima raccolta di novelle, che in Germania suscité grande rumore,
i due migliori racconti sono senza dubbio il primo : la Moglie del Saggio, da
cui s'intitola il volume, e l'ultimo: I morti tacciono.
Siano sempre, come si vede, alle porte del cimitero, ma quantunque an¬
che in codeste pagine la morte mieta parecchie vittime, il cimitero questa
volta sarebbe popolato più specialmente di affetti perduti, di sentimenti spenti,
di mesti rimpianti e di ricordi che a lungo andare riescono uggiosi, come, per
esempio, accade al protagonista della graziosa fantasia: Fiori, il quale rina¬
sce a novella vita quando vede gettati e spersi ai vento i vizzi fiori che lan¬
guono da tempo nella coppa di cristallo; i poveri fiori, ossessione incresciosa
d'un antico legame.
Viceversa nella Moglie del Saggio, un amore che si ridesta dopo dieci anni
merce una tragica memoria, muore improvisamente perché la tragedia era
stata illusione soltanto, perche nessuna aureola di strazio o di martirio cin¬
geva la testina sventatella della supposta vittima d'un marito offes, che
l'amante sapeva essere stato testimone del tradimento. Ella no, ella inconscia
aveva continuato la sua vita frivola accanto al marito che da saggio sera
creduto in dovere di chindere gli occhi a tempo.
L'ombra dolorosa che l’amante, fin allora, aveva vista aleggiare intorno
all adultera, s’ era dileguata, ma un'altra ne sorgeva ironica, sghignazzante:
l'ombra del marito conscio dell' infamia a cui tanto facilmente sera adattato;
e quell'amore, fatto di trepidazioni, di dubbi, di rimorsi, d’ansia incessante,