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rn n.
nt a una schiera di mediel, di infermieri,
1 preti, di ministri, di funzionari gover¬
ativi. Dei venti personaggi di questa nno¬
a Commedlia, & 1I Professer Bernbardiv. di.
iannove infatti sono uomini; e l'’unica don.
#che c’è sparisce dopo il primo atto. Una
emmedia con soli uomini, che dura per ben
unque atti e in eui s'affacciano alti proble¬
n: scciali, sembrerebbe destinata a una cla¬
norosa cadluta. Questa di Schnitzler ha in¬
ece trionfato. Cerchiamo di spiegarci il
uiracolo, cominciando col narrare di che
i tratta,
Nell’Ospedale Elisabettiano unn ragazza
gonizza. Nel delirio ella & entrata in quello
tato che gli scienziati chiamano euforia:
in fantasie liete, si sente felice, piena di
zicia. L'ultima ora (ella sua vita cosi &
wlla, forse la piü bella della sun esistenza
he fu travagliata e piena di vicende.
In questi momenti sopraggiunge un prete
hie vuol correre al capezzale della morente
ferche la peccatrice spiri in grazia, pentita.
professor Bemnhardi, direttore dell’ospe¬
lale, ferma l’ecelesiastico sulla soglia della
amera pregandolo di non avvelenare e ab¬
reviare gli ultimi momenti alla morenle
he non sa la gravità delle sue condizioni
sta per spirare in serenità, dolcemente.
prete si richiama al proprio dovere ed
nsiste, il medico al suo e gli impedisce
entrata plantandosi risolutamente avanti
uscio c obbligandolo a ritirarsi. La ragaz.
za intanto & spirata senza avere il menomo
sospetto della lotta breve ma concitata che
st & svolta alla porta della sua camera.
Ma la vittoria del medico non & definitiva.
T.atto che ern soltanto pietoso & interpre¬
tato come un'offesa alla religione e come
una violenza, essendo un'infermiera che as¬
sistette al diverbio pronta ad affermare che
egli mise le mani addosso al prete, mentre
in realtà gli sflord appena una spalla con
la mano.
8 78
Qui si suol dire: non casca in Austria
una mela fracida clie non venga sbucciata
u scopo di politica. Avviene cosi anche del¬
lincidente dell’Ospedale Elisabettiano che
va prendendo le proporzioni di uno scan¬
Jalo. II Consiglio d’amministrazione dell’o¬
spedale, composto di alte personalità cleri¬
tali di tre cotte, non potendo mandar via
in due piedi il direttore, si dimette in mas¬
sa. Nel corpo dei medici dell’ospedale, che
: in subbuglio, si delineano subito i vari
olort: i liberali i clericali gli antisemiti i
iberi pensatori; e la maggioranza & contro
I reprobo direttore.
II quale é, pfü che addolorato, sbalordito
1questo pandemonio, essendo egli un tran¬
uillo nomo di scienza che non si & mai
##teressato di questioni religiose e che non
brrebbe occuparsi che dei suoi ammalati.
Lo scandalo intanto é andato assumendo
tale gravità che il professor Bernhardi 6
cestretto a domandare un congedo per poter
rimanere lontano dall’ospedale finche non
sia terminata unsinchiesta che si & aperta
sul suo caso. Vien perfino presentata una
interpellanza alla Camern. Cid che egli a¬
vrebbe potuto evitare se si fosse piegato ad
un accomodlamento da uomo senza scrupoli.
Gli era stato proposto, infatti, per evi¬
fare questo pericoloso allargamento dello
scandalo, di dare una prova palmare della
infondatezza di quest’aceusa ili anti-cattoli¬
cismo. Quale direttore dell’Elisabettiano egli
(loveva nominare im capo di reparto, e un
gruppetto di clericali e di piissime dame ha
per quel posto und candidatura propria:
quella di un medico çattolico fervente. Cha
professor Bernhardi lo scelga fra i molti
aspiranti. Ma egli non se ne da per inteso
e nomina un altro. 3 parer suo pist meri¬
tevole.
E costui & per case un ehreo, edl ebrco 6
pure il professor Bernhardi; cosi che la
questione religiosa vien prendendlo auche
un aere sapore 7: questione di razza.
II dottore sorricle. E probabilmente riarra
i1 sto posto.
4 %
Coli termina la quoru ccmmelin di
Schnitzler che avrebbe tutta Taria di mo¬
pera, Come si dice qui, a di tendenzu v.
ma ch in realtà non lo c. Schnitzler & ebrco
#e fece anche il meclico prima di dedlicars’.
con cosi rapida e larga fortuna, al teatro e
al libro. Si potrebbe quindi credere che egli
avesse messo gran parte di se in questo
e Professor Bernhardiv. Invece egli sembra
intento à mantenersi neutrale, a non par¬
teggiare nè pel prete ne pel medico: pone
sulla scena cosi grandi problemi ideali, ma
a cuor leggero, sicuro com'é che la sua arte
ne toglierà quanto essi hanno di pesante “
di penoso e che la sua rimarrà unn comme¬
din. e'srelta & piend di spirito.
Commedia che, piü che l’ebreo, rivela
nell’autore il medico. Come vi dissi, Schnitz.
ler fu medico — anzi medico militare —
esa, mettere in scena una salt di clinica
e una corsia di ospedale come forse nessun
altro drammaturgo al mondo, seppure a¬
vrebbe potuto risparmiarei episodi come
quello del custode che si fa i rosolf con
l'alcool in cui stanno in fusione i preparati
anatomici. Cosl egli ha fatto, piü che altro,
una commedia di ambiente.
E’ vero-,egli delinea grandi problemi:
duc opposte visioni della vitä, la scienza di
fronte alla fede, unfetich contro un'altra eti¬
ca ma con l’aria di non prendersela trop¬
po calda, quasi col solo scopo di ricavare
anche da cosi gravi problemi un motivo-di
commedia. Pare che egli voglia direi; pin
impellenti, piü gravi dei problemi dell'al di
lä sono quelli di questa misern terra.
E se una morale la commeilia deve avs¬
re. o io sbaglio o la morale & questa: sta#
bene, la scienza#e la religione, 1! calcolo ei
il sentimento, il semita c l'ariano söno di¬
visi dg.un abisso. E l’abisso & cosi profondos
da Huscire incolmabile — ma non 6, tut-
tawa. cosi largo che due mani tese da unag
pärte e dall'altra non si possano toccafe c#
stringere.
G. Cabasino-Renda.
——
C
en e
——
rn n.
nt a una schiera di mediel, di infermieri,
1 preti, di ministri, di funzionari gover¬
ativi. Dei venti personaggi di questa nno¬
a Commedlia, & 1I Professer Bernbardiv. di.
iannove infatti sono uomini; e l'’unica don.
#che c’è sparisce dopo il primo atto. Una
emmedia con soli uomini, che dura per ben
unque atti e in eui s'affacciano alti proble¬
n: scciali, sembrerebbe destinata a una cla¬
norosa cadluta. Questa di Schnitzler ha in¬
ece trionfato. Cerchiamo di spiegarci il
uiracolo, cominciando col narrare di che
i tratta,
Nell’Ospedale Elisabettiano unn ragazza
gonizza. Nel delirio ella & entrata in quello
tato che gli scienziati chiamano euforia:
in fantasie liete, si sente felice, piena di
zicia. L'ultima ora (ella sua vita cosi &
wlla, forse la piü bella della sun esistenza
he fu travagliata e piena di vicende.
In questi momenti sopraggiunge un prete
hie vuol correre al capezzale della morente
ferche la peccatrice spiri in grazia, pentita.
professor Bemnhardi, direttore dell’ospe¬
lale, ferma l’ecelesiastico sulla soglia della
amera pregandolo di non avvelenare e ab¬
reviare gli ultimi momenti alla morenle
he non sa la gravità delle sue condizioni
sta per spirare in serenità, dolcemente.
prete si richiama al proprio dovere ed
nsiste, il medico al suo e gli impedisce
entrata plantandosi risolutamente avanti
uscio c obbligandolo a ritirarsi. La ragaz.
za intanto & spirata senza avere il menomo
sospetto della lotta breve ma concitata che
st & svolta alla porta della sua camera.
Ma la vittoria del medico non & definitiva.
T.atto che ern soltanto pietoso & interpre¬
tato come un'offesa alla religione e come
una violenza, essendo un'infermiera che as¬
sistette al diverbio pronta ad affermare che
egli mise le mani addosso al prete, mentre
in realtà gli sflord appena una spalla con
la mano.
8 78
Qui si suol dire: non casca in Austria
una mela fracida clie non venga sbucciata
u scopo di politica. Avviene cosi anche del¬
lincidente dell’Ospedale Elisabettiano che
va prendendo le proporzioni di uno scan¬
Jalo. II Consiglio d’amministrazione dell’o¬
spedale, composto di alte personalità cleri¬
tali di tre cotte, non potendo mandar via
in due piedi il direttore, si dimette in mas¬
sa. Nel corpo dei medici dell’ospedale, che
: in subbuglio, si delineano subito i vari
olort: i liberali i clericali gli antisemiti i
iberi pensatori; e la maggioranza & contro
I reprobo direttore.
II quale é, pfü che addolorato, sbalordito
1questo pandemonio, essendo egli un tran¬
uillo nomo di scienza che non si & mai
##teressato di questioni religiose e che non
brrebbe occuparsi che dei suoi ammalati.
Lo scandalo intanto é andato assumendo
tale gravità che il professor Bernhardi 6
cestretto a domandare un congedo per poter
rimanere lontano dall’ospedale finche non
sia terminata unsinchiesta che si & aperta
sul suo caso. Vien perfino presentata una
interpellanza alla Camern. Cid che egli a¬
vrebbe potuto evitare se si fosse piegato ad
un accomodlamento da uomo senza scrupoli.
Gli era stato proposto, infatti, per evi¬
fare questo pericoloso allargamento dello
scandalo, di dare una prova palmare della
infondatezza di quest’aceusa ili anti-cattoli¬
cismo. Quale direttore dell’Elisabettiano egli
(loveva nominare im capo di reparto, e un
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per quel posto und candidatura propria:
quella di un medico çattolico fervente. Cha
professor Bernhardi lo scelga fra i molti
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e nomina un altro. 3 parer suo pist meri¬
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E costui & per case un ehreo, edl ebrco 6
pure il professor Bernhardi; cosi che la
questione religiosa vien prendendlo auche
un aere sapore 7: questione di razza.
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pera, Come si dice qui, a di tendenzu v.
ma ch in realtà non lo c. Schnitzler & ebrco
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con cosi rapida e larga fortuna, al teatro e
al libro. Si potrebbe quindi credere che egli
avesse messo gran parte di se in questo
e Professor Bernhardiv. Invece egli sembra
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teggiare nè pel prete ne pel medico: pone
sulla scena cosi grandi problemi ideali, ma
a cuor leggero, sicuro com'é che la sua arte
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di penoso e che la sua rimarrà unn comme¬
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Commedia che, piü che l’ebreo, rivela
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ler fu medico — anzi medico militare —
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vrebbe potuto risparmiarei episodi come
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anatomici. Cosl egli ha fatto, piü che altro,
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E’ vero-,egli delinea grandi problemi:
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anche da cosi gravi problemi un motivo-di
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G. Cabasino-Renda.
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