II, Theaterstücke 22, Der junge Medardus. Dramatische Historie in einem Vorspiel und fünf Aufzügen (Altwiener Stück, Doppelselbstmord), Seite 320

de eile i shet genitört verranno a ripetere la
rielesta della spesa domam. Ha mentito.
Lo conlessa ad Agata, gdando i1 frateilo e
partito, II vecchio padre, duca di Valois,e
Inllesschile: non consentirä mai a tale con¬
nubto. E 1 due sposi si suicidano geitandos!
nel Danubio.
Mentre Medardo folleggia e si entusiasma
fra iccmmilitoni e le loro amiche nella can¬
tina del bivacco, i due cadaveri sono pescati
e portati nell’osteria alla luce delle flaccole.
Medardo nello strazio impreca ai pregiudizi
e all’onore della famiglia, ch’egli voleva sal¬
vato. Credevo in questi due guadrt il dram¬
ma finito: ma il lavoro é dedicato al- giova¬
ne Medardo e queste ne erd soltanto il pro¬
logo.
Sulla tomba dei due suieidi, sepolti insie¬
me a scena aperta, s’incontrano le due fami¬
glie di Medardo e dei Valois. I Valois, su¬
perbi, non versanlo una lagrima: meglie mor¬
1o, che sposo d’una borghese; e quando la
prineipessa Elena viel deporre un fiore sul¬
la tomba del fratello, Medardo glielo proi¬
sce. II marchese Valois si batterà con lui ed
Elena promette di sposarlo, se uceiderà l’of¬
fensore.
In Juello Medardo é ferito gravemente; la
principessa comincia ad interessarsi di lui
e manda la cameriera a portargli dei flori e
ad informarst del sue stato.
Medardo sussulta e manda a dirle che an¬
cora quella notte sarebbe venuto in persona,
magari scavaleando jt muro di cinta del ca¬
stello, a ringraziaria. E difatti, quasi mo¬
Frente, alla fine del quinto quadro scappa di
casa. E di nuovo credevo che il dramma
foste compluto con la morte per dissangua¬
mento del ferito sotto il quore.
Ma che! Con quel po' po' di ferita egli sca¬
valca il muro e passa la notte nel salotto
della principessa superba. Non feci piu pro¬
fezie. Quadro per quadro passava; ne gusta¬
vo le bellezze dei particolart, delle singole sco¬
ne. dei tipi — che di queste il dramma ab¬
bonda e altendevo pazientemente la fine
che venisse da se.
Medardo dimentica la vendetta, che vole
va prendere dei Valois, e poi di Napoleone
che fece fucilare suo zio; si e pazzemente
innamorate della principessa, che invece
soddisfatto il suo capriccio d’amore, vorreb
be armargli la mano contro Napoleone per
riacquistare al Valois la corona di Francia
Ma quando apprende le voci, che dicono le
principessa amante dell'imperatore, si riac¬
cende in lui l’odic contro il tiranno e lo uc¬
eiderà. Nell’attesa vede la principessa salire
lo scalone di Schönbrunn. Accecato dalla pas¬
sione uccide lei. che pure recava nascosto
un pugnale da piantare nel cuore di Napo¬
leone per realizzare il suo sogno regäle, che
cade infranto dinanzi al fato del grande im¬
peratore. Finahinente la fucilazione mette.
fine al dolori di Medardo.
In questo lavoro Schnitzler ha fuso 1a
materia di dieci drammi; é stata una disper¬
sione di forze, di energie, inesplicabile: vi
ha aggiunto episodi di ogni specie, storici e
fantastici, ällegrie tragicl: un vecchione, re¬
so insensibile dagli anni, che conduce in
giro la nipotina fra lo scrosciare, delle gra¬
nate dei francesi assedianti e la vede mori¬
re colpita; un medico, che salva sei hambi¬
ni altrui da gram malattie d’infezione, epor¬
ta il morbo fatale alla sua unica figliuolina:
la fustigazione di und spia; e inflnite zeppe
di questo genere.
Alcune scene, alcuni tipi sono tracciati
peró con mano di maestre. L’austeritä gla¬
ciale, ferrea dei Valois; l’orgoglic di razza,
T’ambizione regale, vecmente, insaziabile,
piu forte dell’amore, gella passione di lussu¬
ria, che brucia le vene della principessa, la
semplicità onesta, forte ed intelligente dello
zio fucilato di Medardo, ricordo storico di
quel povero sellaie viiennese, che nüscose
due cannoni — qui, per comodità scenica.
due carte gcograßiche — onde non se ne gio¬
#.. Vero i francesi; il carattere nobile, gen¬
##ile e flero dell'animo di Medarde; la stessa
vaga, Oscillante eescienza o meglio inco¬
scienza del giovane Medardo; tutto cid e spe
cialmente le scene di vita viennese, la fa¬
miglia borghese di Medardo e dei suoi vrci¬
ni. T’animo del popolo wiennese, curioso, ser¬
vile, volubile, che passa in un attimo dalla
millanteria alla villa. dallinno a Fraheescc
allevviva à Naboleene, sond espressi von
und tal ferza de##matica, che Spiega à suf.
fleienza, come non ostante le infinite suervi¬
cende il nuovo lavoro abbia avuto accoglien¬
Ze onleste e liete non tante dai griim Jeaira
#11 quanto dal Puhhliiee.
444 —
destens eine Verkaufsstelle eingerichter.aw-des Fleisch
und Landwirtschaftskammer kauf
mit 5 Proz. Aufschlag verkauft wurde.
verkauften Fleischermeister etliche
Doch diese Aktiengesellschaft hat nicht viel erreicht.
nis war überraschend. Zum Teil
Zur Verbilligung des Fleisches hat sie kaum etwas bei= zum Teil ein ganz geringes Plus
kreuz, ihr herrlichen Konturen der
haaad 7#
Feuilleton.
Burg in hellen Sternennächten, du al
lieben Leute — vom guten Kaiser
(Nachdruck verboten.)
Gaunern, den Fiakern, wie lieb sei
Peter Altenberg und du Lu
Wiener Streiflichter.
Theater an der Wien .. . (doch vo


verzeiht man lieber als in Wien?
Paris hatte seinen Chantecler, New York
Und wem verzeiht man leichter
hat seinen neuesten Puccini und Wien — anscheinend
ler, dem Autor des „Anatol“
seinen Medarbus. Das Burgtheater ausverkauft —
bimmlischen Maler der Welt des
bisher wenigstens bei jeder Vorstellung dieses Schauspiels
Schenker von allerhand Köstlichkei
in fünf Akten und einem Vorspiel. Für die Dauer eines
bleiben, dem Wiener Träumer und P
fast ungestrichenen „Don Carlos“ sitzen die Wiener und
„Der junge Medardus“:
lauschen. Und Baron Berger reibt sich vergnügt die
gehen zwei ins Wasser, der Prinz v#
Hände. Seltsamkeiten genug — um nach ihren Ursachen zu
gerliche Buchhändlerstochter Agathe,
forschen. Seltsamkeiten, — denn darüber ist die literarische
Standesvorurteile, unglückliche Lieb
Kritik sich einig: Tiefe poetische Worte, erschütternde Ge¬
dem schreibt man 1809. Die Franz
walten sind es nicht, die von 7 bis um 11½ Uhr das Publi¬
Alles zieht in den Krieg. Medardus
kum bannen. Außerdem — glaubt mir — wären solche vor¬
da seine Schwester tot ist, bleibt er
handen, sie würden nicht bannen, nicht so viele wenig¬
An wem, da der Prinz auch tot ist?
stens. „Man“ würde vielleicht hineingehen, der Mode
urteilen, an den Valois — sagt Schi
zu Liebe, — „weil die Sach' halt von unsrem Schnitz¬
im ersten Akt — verliebt er s
ler ist“, — aber bei der dritten, vierten Aufführung wür¬
in die Prinzessin Helene, die Schwi
den in den Reihen bedenkliche Lücken klaffen — endlich
Valois — anläßlich der Beerdigung
noch eine kleine Schar schönheitshungriger Seelen erscheinen
schwister. Helene liebt ihn wieder.
und aus wäre es wioder. Leider! Es geht in Wien
ist sie in eine Verschwörung verwic
wie überall. Die Leute wollen sich amüsieren und lachen
Vater, aspiriert auf den französische
oder Sensationen auskosten. Nur keine leisen Herrlich¬
auf eine Verschwörung in Frankrei
keiten, keine verschwiegenen Tiefen! Ein Blick auf die Ver¬
vor Wien steht. Aufregende Fäden
gnügungsliste Wiens. Von ca. 20 Theatern sind knapp vier
Belagerung von Wien. Einzug 9#
nicht auf Operetten, Schwänke oder Schmarren eingestellt!
Helene heiratet den jungen Marquis
Aber wo verzeiht man das lieber, als gerade in Wien.
ihn aber vor der Brautnacht nach
In Wien, das reicher ist an Holdseligkeiten des Lebens als
Rettung der Verschwörung. Inzwis
alle anderen Städte der Welt, reich an alter Kultur und
Armen von Medardus. Doch dieser ha
jungem Blut, an edlen Frauen und süßen Mädeln, an weh¬
daran. Das heißt: man weiß das ni
mütigen Liedern und goldigem Humor. Verstehst du ihren
die Rachegedanken sind, die mit der
Träumen, ihren Stimmungen nachzugehen wie einerGeliebten,
etwas anderes sinnt?
wird dich diese Stadt in ihre weichen Arme nehmen und
„Mir ist, als hätten unbekannte
ihr Herz für immer neue Schönheiten offenbaren. O ihr
durch einen rätsolhaften Dämmerge
Frühlingsfahrten im Prater, zum blauen Donaustrom, ihr
heute, da Napoleon seinen Onkel ersch
schweigenden Herbstwälder von Meyerlink und Heiligen= hat inzwischen überhaupt sehr vie