II, Theaterstücke 19, Der Ruf des Lebens. Schauspiel in drei Akten (Vatermörderin), Seite 553

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19. berLebens
RIVISTA DI ROMA
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Add. Cosa é successo, Maria! Bene sentivo,
di battaglia dopo una troppo lunga aspettativa
nella solitudine che la mia imagine si offuscava
e che dall’eroe foggio un vile.
in lei, come s’era gia offuscata da autunno a
Ma pur nella grande solitudine della sua
Natale. Ma, allora, e bastato che io entrassi in
vita, la grazia pensosa di Maria Moser vinse
questa stanza per riconquistarla (Ie afferra la
due cuort, quello del medico e quello dell’ag¬
mano). Non mcorda pin niente, Maria! Non e
giunto forestale che ella conobbe nella villa
tanto tempo, non pud avere dimenticato.,. (Ma¬
di una sua zia. Nella tristezza sconsolata che
ria siede al tavolo di fronte a lui). Oggi un
T’avvolgeva, ella poté credere, per brevi giorni,
anno, non sapevo neppure che esistesse un es¬
d’amare T’aggiunto e di sentire il desiderio di
sere come lei, Maria; dall’estate passato lo so.
unire la sua vitaa quella di lui; ma ad un ballo,
Sono stati pochi giorni, ma raggiano come mi¬
unico a eui il padre le permette di prendere
gliaia. Non si ricorda piu? La mattina alle sei,
parte, conosce un ufficiale, e da quel giorno la
10 passava; lei, era alla finestrae mi sorrideva.
sun pace é perduta per sempre. Non é stata da
Portavo con me quel saluto mattinale e per i1
Juf, mal, ma quando sa che il reggimento di
suo sorriso, brillavano le brine del boscoe bril¬
colui che ama vu in guerra per non far ritorno
lava il cielo. Poi, erano ore in eui mi accompa¬
pin, si sente sconvolta fino al furore. Ed ha luo¬
gnava attraverso la foresta; e riposavamo sul
go la magnifica scena, una delle migliori del
prato. Un giorno, al ritorno, mentre Caterina
dramma, tra lei e l’aggiunto che, inconscio, le
correva avanti coi canl, lei Maria, mi disse...
chiede di sposarla. Equando la eugina l'avverte
Lo sa ancora quello che mi d#
che l’ufficiale e ancora in citta, ella lo rag¬
Mania. Che avrei abitatovin una casa fore¬
glunge anche a prezzo d’un parricidio.
stale, nella pace dei boschi.
La vita la chiama — ella crede cosi —e la
Add. Si, questo, mi disse. E sieuramente
vita le fa trovare il disonoree la morte auche
risuono in modo diverso da oggil.. Ma lei lo
nelia casa dell’uomo amato. Pure, se la mattina
sa ancora, ma lei sa come ogni mattina io
il giovane doveva morire, la notte e stutn nostra,
aspettassi sulla strada, finch’ella arrivasse in
dice lei, al nell'ultimo atto, quando tra¬
carrozza con suo padre.,, Sa pure che il suo
sognata guarda ancora il mondo, esi meraviglin
sguardo rivolto all'indietro a lungo si posava su
quasi ehe la vita sia come prima. Ancora
me.... Da quel gioro lho creduta mia. E ven¬
splende il sole, profumano i fiori, ridono i bam¬
nero le sue lettere. E ogmi lettera mi cullava
bini, mentre sua eugina muore, e il medico
pin sieuramente e piu profondamente nel so¬
diee le parole supreme della sua saggezza mate¬
gno. Noi non ci siamo fidanzati, Maria, ma le
sue lettere erano quelle d’una sposa (s alza).
rialistica.
Non ho volnto fare che un breve rlassunto
Nell’inverno potei venire da lei. Era piu seria,
di questa comedia, appunto perché l’idea in¬
pin fredda di quanto 1o speravo, peró quell’ora
formatrice ne risalti meglio, perché ancora
passata assieme ei ridonó l'’una all’altro. Presso
oggi, noi italiani, troppo spesso ignoriamo ci0
la porta, nel congedo, le dissi: a primavera
che succede nel pensiero dei popoli che ci sono
ritorno. Allora, lei sapeva cosa significasse que¬
lontani. Vision di bellezza, d’audacia,e di
sto ritorno: non lo sa piü, oggik... La casa,
tristezza passano spesso poco lontani da noi,
nella pace del bosco, che lei desideravaé pronta,
e spesso non ce n’avvediamo presi dalle chiose
uole entrarvi?
della critica o dell’ammirazione locale. Ma 10
Manfa. Non desidero pin questo.
voglio fare meglio d’un riassunto, 10 traduco
Add. Forse non ancora, Maria. Io aspetterö.
qut, col consenso dell’autore, la scena di cui
Voglio avere pazienza fin che suo padre stia
ho gia parlato per i letton della Ninsto di
meglio, fino quando lei possa lasciarlo tran¬
Roma.
quilla.
MakIa. Non aspetti ci0, né altro. Jo non ver¬
ATTO. I.
rö. Lei mi lascera dove sono.
Acc. Che vuol din ci5? Jo non capisco, Se
Scena XI.
pure non m'ha amato fino adesso, a questo non
ero preparato. Se i suoi occhi mai hanno fissato
AGGIUNTO E MARIA.
profondamente i miei, il suo sguardo non sfuggi¬
va il mio, come oggi. Ad un tratto cosi respinto,
Add. (doleemente). Come devo spiegarmi,
perché? In ogni secondo, in em le parlo, e
Maria, che da quasi tre mesi non ho ricevuto
aspetto invano una risposta, ella s’allontann da
alenna lettera?
me.,, non so dove sparisce.,. Maria, perché non
Mania. Né steuramente ne riceverà pin. La
parla? Sono io! si. Parli, mi dica cosa l’op¬
prenda come le viene detto, signor aggiunto.
prime, e tutto andra bene. Forse non sono de¬
Add. Nessnna, pinl... Che vuol dire ci0?
gno di lei, lo avevo dimenticato. Certo, Maria,
ManIa. Non sente che tutto é passato?
se lei, é stata sempre buona, pura, fedele tutta
Acc. Passato? (dolorosamente) Maria I....
la vita, non merito che s’abbassi fino a me,
No. cosi non avrei creduto di ritrovarla. Che
mentre 10 ho fatto delle cose.,,, che si dicono
Mfletto cattivo comincia ad avere su lei questa
brutte cose.
vita a eui si crede condannata... Mi guardi un
Manta. Di che parla? (si vicorda) Lei lasciö
po', Maria, sono lo
Caterina, per causa mia?
Mania. Vedo che é lei