II, Theaterstücke 8, Freiwild. Schauspiel in 3 Akten, Seite 268

8. F.
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LA VITA INTERNATIONALE
vita spaventosamente uniforme e priva di ogni
Vita viennese
pensiero o di ogni velleita di critica.
I giornali non criticano che gli artisti: le
autorità mai. Questa assenza disperante di com¬
LA PREDA LIBERA
menti e di impeto, di caldo sentimento di giu¬
stizia, questa mancanza curiosa di opinioni
Vienna c'é- laus Deo
personali, quando si tratti di difendere il de¬
una giovane scuola,
bole, questo sistema eterno di Vertuschuny, os¬
anche in letteratura.
sia di segretume di tutto ciò che il pubblico
L'ambiente li guarda,
è meglio non sappia, hanno dato e danno
questi intrusi sfrontati,
alla vita intellettuale di Vienna, della quale la
prepotenti e schernitori
stampa è tanta parte - una impronta cosi stra¬
pressa poco con lo
namente barbogia, che invano cerchereste in
stesso sguardo di un
una qualsiasi altra città d’Europa.
vecchio ministro della
estrema Destra che os¬
un giovane deputato socialista che si
presenta al giuramento. Perché quasi tutto
In questa condizione di cose - la “ giovane
o quasi è barbogio. Qui si sequestrano le
scuola, ha del coraggio, e il suo sorgere de¬
medaglie commemorative del 1848 col motivato
vessere salutato con un agitar di cappello da
che glorificano un poca di assassini, tradi¬
tutti gli amici del progredire umano. Herrmann
menti e viltà , tutta roba naturalmente lle-
Bahr nella Zeit, gli scrittori della Neue Revue,
gale . Qui la stampa è muta un po per terrore
Filippo Langmann, Arturo Schnitzler, Bur¬
un po per dolce abitudine tradizionale. Qui
ghardt, Felix Dörrmann ed altri ancora com¬
alle 10 dieci di sera si paga per rientrare nel
battono una nobile battaglia nei giornali, riviste
proprio domicilio e alle 11 non si può zuffo¬
e sul teatro per scuotere l'ambiente, per farvi vi¬
lare per la strada neppure Wagner. Qui i pro¬
vere il fremito d’una critica sociale e politica,
cessi militari sono segreti e insindacabili e
per dare all'arte e alla letteratura un nuovo
le sentenze medesime non vengono date in pa¬
orizzonte, ideali nuovi, e quel che più importa,
sto alla pubblica curiosità naturalmente mal¬
un impronta di polemica e combattività sin qui
sana. Qui il nunzio pontificio è l'ambasciatore,
mai veduta.
non solo più gradito, ma anche il più influente.
Questa sincerità di intendimenti, questo al¬
Egli raccoglie spesso nel suo tenebroso sa¬
truismo, assolutamente nuovo in un ambiente
lone Am Hof i ministri, l'altissima aristocrazia,
dove l’egoismo impera anche nella letteratura¬
i capi del pubblico benessere di tutti i rami.
costó la carriera al directore del teatro impe¬
Qui si passa il tempo ad obbedire a tutte le
riale della Commedia - il Burgtheater. Burghart
autorità che, incominciando dal portinaio¬
volle far la satira d’un ambiente a lui ben co¬
vanno sino al presidente del Consiglio.
nosciuto: l'ambiente della magistratura. Ol¬
Non si può parlare ad alta voce nè material¬
treche eccellente directore di teatro egli è un
mente ne moralmente. L'individuo si fossilizza
giureconsulto di grido. La sua commedia Die
per mancanza di libertà. Siccome quasi tutto è
Bürgermeisterwahl, ossia L'elezione del sindaco,
probito, non rimane all’abitatore di Vienna
e una critica amara del modo come certi pro¬
che la rassegnazione, e la rassegnazione equi¬
cessi vengono condotti e nello stesso tempo
vale assai spesso all'intontimento. L'apatia del
dei pregiudizi religiosi e di razza che dominano
viennese l’avete vista nei di famosi nei quali
la situazione a Vienna.
i deputati venivano trascinati fuor dalla Ca¬
La première di questo lavoro, al Deutsches
mera per mano delle guardie di polizia. I reso¬
Volkstheater ebbe un successo enorme , e segno
conti di quei fatti - non i commenti (che non
la fine di Burghart come directore del teatro
c’erano) - venivano sequestrati. Il movimento
imperiale della commedia. Venne licenziato con
di protesta di quei giorni strani di vita inco¬
la buona grazia abituale in questi paesi quando
stituzionale in uno stato che pur possiede una
si tratti di non fare troppi scandali: una buona
Magna Carta conquistata coi morti del Marzo di
decorazione e.... un impiego migliore.
cinquant anni or sono - si limitavano a delle
Ma Burghart continua a scrivere commediee
grida di abbasso , della folla e a un paio di
non è improbabile che possa arrivare cosi ai
sedie scaraventate dalle finestre dell'Università.
più alti gradi della burocrazia col petto coperto
Il viennese è un vecchio sfiduciato. Il suo
di croci di tutte le grandezze.
morale à diventato passivo, a forza di repri¬
Filippo Langmann era l'anno scorso un po¬
menda, come in quei collegi, dove il bastone
vero impiegato della Cassa di Risparmio di
vuol frenare il carattere. Nessuno più di lui à
Brünn. Era assai deriso in paese per alcune
soddisfatto di queste umoristiche condizioni di
forti poesie pubblicate in favore delle masse
una capitale all'avvicinarsi del 1900. Il viennese
operaie di Boemia. Un suo libro di novelle de¬
non farà una grande agitazione che il di in
scrivent la vita dei lavoratori del suo luogo na¬
cui un decreto abolisse il caffe e panna. E la
tivo fece scuotere il capo a tutti i conservatori
sua passione predominante, il clou della sua