II, Theaterstücke 8, Freiwild. Schauspiel in 3 Akten, Seite 270

8.
Freiw.
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LA VITA INTERNATIONALE
sere espiata? Giovo o a qualche opera umani¬
Vogel (altro ufficiale). — Ma andiamo, via, se
taria, battendomi? No, mille volte no.
siamo tutti di bon amore...
Perché gli amici non mi dicano vile, non
Karinski. — Può essere Mai domando
porrò la mia vita in pericolo. E se anche ci
specialmente al signor Ronning?...
sono delle verità che a dirle si pagan colla vita,
Paolo. — Mi rincresce moltissimo, ma non
la verità che io ho autenticata sul viso di Ka¬
credo di essere obbligato a darvi spiegazioni
rinski non deesser pagata cosi cara !...
in proposito.
Invano gli amici vogliono distogliero dalla
Karisch. Eppure, siccome vi siete degnato
sua ferrea risoluzione, coi ragionamenti che po-
di ridere proprio quando io sono entrato... Op¬
tete figurarvi, le convenzioni sociali, i codici ca¬
pure mi inganno?...
vallereschi, il pubblico disprezzo, Egli non cede,
Paolo. — Può essere
non già per villa, ma per convinzione. Mentre
Karinski. — Guardate un po... io credo che
gli amici lo lasciano rattristati, ma con un
vi diverta il fatto della mia scommessa per
mezzo soggigno. Anna viene a trovarlo. E
duta... Non è cosi ?...
disperata di quanto è accaduto. Gli confessa
Paolo non risponde directamente alla domanda
che l’ama ed egli le propone di darle il suo
e Karinski racconta ai compagni lo scaro su¬
nome. Partiranno insieme vers la felicità, lon¬
bito. Anna non lo ha ricevuto.
tano, lontano. Ma è Karinski che non la intende
Karinski. — Racconto specialmente per il si¬
cos. Egli è stato schaffeggiato pubblicamente.
gnor Rönning, che pare si diverta assai perché
Un ufficiale non può limitarsi a dare una que¬
continua a sorridere... La porta era chiusa... Ci
rela, comme un piccolo borghese quanque. Ha¬
sono parecchi motivi per cui una signorina
bisogno della soddisfazione , ne fù come
ciuda ermeticamente la porta.
vendetta, per calmare, per sogare il proprio
Rostedt (altro ufficiale). Specialmente se vo¬
furore - ma semplicemente per salvare la pro¬
gliono restar sole, caro mio...
pria posizione di ufficiale.
Karinski. — Oppure se si è in due. Ciò suc¬
Un ufficiale schiffe giato e che non si è fatto
cede sovente, non è vero, signor Rönning?
dare soddisfazione , con le armi, viene espulso
Paolo. — O anche se si vuol salvarsi dagli
dall’esercito. E Karinski sarebbe rovinato, finito,
importuni.
morto militarmente invece che civilmente, se
Karinski. — Sarebbe a dire ?
Paolo non gli si pone di fronte colla pistola in
Paolo. — Credo di aver parlato chiaro.
pugno. Egli vuole salvarsi, salvarsi ad ogni co¬
Karinski. — Vorreste forse dire che il tenente
sto. I suoi amici hanno pietà di lui un d'essi
Karinski e importuno se invita a cena una fem¬
va da Paolo e gli propone un finto duello per¬
mina di teatro?...
che Karinski non venga destituito. Ma Paolo
Paolo. — Si lancia addosso a Karinski e lo
non accetta. Non si lasciera regalar niente da
schaffeggia gridandogli: Ragazzaccio
un farabutto, regalare la vita sovratutto. E non
Karinski fa per afferrare la sciabola, ma non
vuol prestarsi a una ridicola farsa. Rifiuta re¬
l'ha al flanco. Dopo aver tentato di precipitarsi
cisamente. Gli amici lo eccitano a partire senza
su Paolo, mentre i compagni lo trattengono, si
indugio con Anna. Perché partire subito? per¬
allontana per combinare la fida. Cosi finnisce
ché un pericolo gli sovrasta. Karinski, messo
primo atto.
alla disperazione è capace di tutto. Allora
Paolo non ha nessuna intenzione di battersi.
Paolo resta. Resta perche non è vile, perche
Il suo ragionamento è molto semplice. Egli lo
non ha paura. Lo vedra di fronte. E quantunque
espone ai due ufficiali padrini di Karinski.
faccian di tutto onde parta lo stesso giorno,
Perche dove io farmi accoppare con un colpo
rimane, malgrado tutti, malgrado le lagrime
di pistola? Perché ? Neppure un capello voglio
della donna che ama. Incontra Karinski nel
lasciarmi torcere da quel pessimo soggetto. Gli
parco. Invano i di lui compagni avevano ten¬
ho dato una lezione, una lezione meritata e mi
tato di convincerlo alla rassegnazione della per¬
basta. Il mio cuore non è nelle mani di nes
dita dell'uniforme.
suno: e nelle mani mie. Si deve tollerare ta¬
Egli aspetta Paolo al varco. Un momento
cendo una famia, oppure, non tollerandola, ri¬
stanno di fronte l'uno all'altro, fissandosi.
schiare la vita? Ho lo meritato la morte per
Karinski. — Per l'ultima volta, ve lo domando:
aver punito un mascalzone come si merita? Ka¬
vi batterete con me?
ski e senza onore, lui che ha voluto togliere,
Paolo senza rispondere, vuol continuare la sua
diffamandola, l'onore a una donna, e non io che
strada).
non voglio batteri con lui. Chi pone di buon
Karinks. — Per l'ultima volta: vi batterete
grado la propria vita in pericolo, se ha delle ra¬
si no?
gioni per voler vivere ? E se queste ragioni non
Paolo. — Lasciatemi passare...
le ha- dove allora il coraggio? Per una santa
Vi domando se
Korinski.
convinzione, per una grande idea si può ndare
Paolo. Lasciatemi passare...
contro alla morte a cuor leggere, anzi con an¬
Karinski cava il revolver e spara. Paolo cade,
tusiasmo. E bello, & generoso. Ma perche dovrei
portando la mano al cuore gridando: misera¬
io in questo caso, espormi a morire ? Ilo forse
bile! E muore, mentre Karinski va a consegnarsi.
commesso qualche grave colpa che debba es¬