II, Theaterstücke 5, Liebelei. Schauspiel in drei Akten, Seite 309

neficata al Sociale di Vares: la signo¬
ra Lina Diligentl, riscuotendo meritati
applausi da un affollato uditerio, Fu
festeggiato auche Cola.
— Guglieimo II, drammaturgo.
Un giornale di Berlino annunzis che
il teatro di Berlino rappresenterà quan¬
to prima un dramma anonimo che 6
stato accettato subito, e immediatamen¬
te messo in prova in seguito a interes¬
se mostrato da Guglielmo II. II gior¬
nale berlinese aggiunge che non puo
indicare ancora 11 nome dell’autore del
dramma, né il titolo.
A Chieri piacque molto i!
Snicidio, la vecchia comedia di Paolo
Ferrari, molto bene interpretata dalla
Compagnia Gervasl-Benincass. La si¬
gnora Benellie il Rossl-Pianelll s’eb¬
bero moltissimi applausi.
Per spettacolo d’onore della signora
Benelli si rappresentó Andreind. — La
seratante ebbe molti battimani dal nu¬
meroso pubblico; alla fine del quarto
atto le vennero presentati bellissimi
fiori.
La Compagnia Covi ha incon¬
trato pieno favore al teatro Zecchin di
Maniago, — Col Covi sono seralmente
applaudici le signore Scheggie Zani
ed i signori Gastaldl e Bratti.
Una sorpresa non troppo gra¬
dita é toccata alla compagnia Biagi¬
Iggius al suo arrivo alla stazione di
Non le fu concesso di proseguire i1
viaggio per Ancona essendo vietato al
viaggiatori muniti di biglietto diterza
elasse a prezzo ridotto di prender posto
nei treni diretti.
La Compagnia ha quindi devuto
pernottare a Bologna.
Beltramo sarà dunque l'anno
venturo primo attore da parrucca, ge¬
nerico primario, promiscuo e direttore
(tiriamo il datol) della compagnia Lei¬
gheb-Reiter.
Dal Dottor Nathanson ricevia¬
mo e pubblichiamo:
Milano li 12 marzo 1896.
Egregio signor direttore,
Leggo sul Piccolo Faust che il dram¬
ma Amoreggiamenti di Schnitzler abbia
una azione g pornogralica." — Nella
scelta dei molti lavori teatrali esteri
che da dieci anni ho avuto l'onore di
importare sulle scene italiane, ho avuto
sempre cura di escludere il genere por¬
nografico, che disapprovo e ritengo la
rovina del teatro. Perció la qualifica di
x pornografico), data al dramma dello
Schnitzler, che 10 — malgrado i gin¬
dici veronesi — mi vunto altamente di
presentare al pubblizo italiano, non 6
per me una semplice critica che biso¬
gna accettare in silenzio, ma und ac¬
cusa alla quale bisogna rispondere.
L’argomento del dramma é questo:
Un giovinotto elegante ha una relazio¬
ne amoresa con una giovine popolana.
Per lui la relazione é un passatempo,
un gamoreggiamento); per lei é la fe¬
licità di tutta la sua vita, un C amore)
vero e grande. Venendo a scoprire che
l’ uomo idolatrato da lei é stato ucciso
in un duello da un marito oltraggiato,
cioé che é morto per un' altra donna,
essa viene presa dalla disperazione e
corre via per annegarsi.
Questa tragedia di un' anima inge¬
nuae baona, che si spezza di fronte alla
disillusione, viene illuminata dai raggi
del cuore misericordioso di un padre,
pronto a perdonare il fallo della figlia,
misericordioso come la clemenza di
Dio stesso! Un cuore d’oro, che sa che
tutto comprendere vuol dire tutto
tutto perdonare.: E contro questo cuo¬
reche i Veronesi si sono ribellati!
Non é la prima volta che incontro
T’accusa di pornografia, di fronte ad un

0
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SR
pazzesco; non é certamente tale da
conferir pregio al genere, e farlo cre¬
L operetta., e la Sua trosformanione
scere nella estimazione de’ pubblici.

Dateci una messd in iscena deco¬
rosa come alle Operetfe si addice: da¬
teci non de’sempliei cantanti, ma de'
In giornale che si occupa
cantanti che siano insieme degli attori!
A della scenn drammatica,
istruite i cori in modo che, pur facen¬
ha anche il dovere dite¬
do il debito loro, non offrano all’ oc¬
6e#
ner dietro al progresso
chio., cupido di forme procacie di
delle Compagnie operetti¬
gambe ben pasciute, uno spettacolo
stiche; ché l’arte del re¬
che a decenza contraddice: obbligate
citare ha, o aver deve, non, piccola
le vostre coriste a dir nette e chiare
parte nella formazione delle medesime.
le quattro parole che lor mettete sulla
Non é pregio di questo articoletto
bocca: impedite, con ogni autoritä le
rifar la storia, ab imis fundamentis, di
aggiunte sconvenienti, i lazzi volgari,
questo genere d’arte, che, negli ultimi
i versi indecorosi, le smorfie. le ca¬
anni, ebbe tanto fervore, e sta all’o¬
priole, i salti acrobatici,e ringentili¬
pera comica come la pochade alla co¬
rete il genere acquistandogli il favore
media.
de’ pubblici e de’eritici.
Non abbiamo mai capito coloro che
Assistendo a una delle tante repli¬
beffeggiano I’ Operetta e la stimano un
che di Miss Helyeft, date dalla Compa¬
genere d’arte inferiore; come non ab¬
pagnia Gargano, ci é parso di trovarei
biamo mai dato ragione a tutti quelli
dinanzi a una vera Compagnia dram¬
— e sono numerossimi — che fan l’uo¬
matica. L’argomento della Operefta era,
mo a dosso alla pochade, e strepitano
né piü e né meno, quello di una delle
che é vergognosissima cosa.
tante pochade udite e applaudite in
A’ primi, e alsecondi, vorremmo,
questi ultimi tempi: gli attori vesti¬
con licenza loro, osservare, che ogui
vano, non il costume, ma l’abito di so¬
genere d’ arte — quando possegga il
sieta: quella gente parlava, si faceva
consenso de' pubbliel — ha la propria
capire, dava la ginsta misurae la gin¬
ragione d’essere; e che é da escludersi
sta comicità alla frase, non andando
solo il genere nojoso.
alla solitu caccin del solito effetto.
L’operetta, innegabilmente, diverte:
I pubblico dié a vedere di diver¬
fa passare aleune ore allegre: manda
tirsi un mondo; e non si stancó di bat¬
al diavolo la musoneria; e desta, spesso,
tere le mani.
la piü schietta ilarità. Dunque, 6,
Come mai tanto godimento inteilet¬
c’ inganniamo, da accettarsi e da de¬
novissimo? Dal modo onesto,
siderarsi interamente.
artistieo, onde i bravi attori
r troppo, incomincia
II male,
311
E##pagnin Gargano recitarono e
quando la sguajataggine; la insulsag¬
cantarone
gine; la cretinerin,ativa por¬
Come, dunque, siamo gia arrivati
aggiunte
nograsia; 1 lazzi platens,
al
alla pochade, #comeste he dir si vo¬
scorrette e licenziose salt mortali;
Operetta in¬
glia, in musica;
la esposizione, non necessaria, di tante
gentilita e rinnovata,
Sremo anche
gambe; i costumi non desorosi e one¬
ad avere un’ accolta di ärtisti eho
sti; il continuo stra-füre & via discor¬
istrioni S’abbia, in tanto, 1es¬
rendo, si sostituiscono — çome oggi
la Compagnia Gargano numerest
usa, pur troppo, nella maggior parte
guaci!
delle Compagnie operettistiche — alle
E noi, tanto per concludere, ripe¬
eterne ragioni dell’arte. E non
tamo: — 0 rinner si da cima a fon¬
punto detto che, anche rappresentando
do, o perire!
una operetta, si debba far cosa non ar¬
u. P#oto Fausr
tistica e non sana!
2
E la decadenza innegabile del ge¬
—442-
nere; la cattiva condizione nella quale
si trovano queste nostre Compagnie; il
disertare del pubblico dalla scena ope¬
BOLOGNA
rettistica; le critiche de’ giornali e,
Brunetti — Venerdi si ebbe
cosi via, devono, sopra ogni altra cosa,
una recita di Cuore e Mano che piac¬
ricercarsi nell' abuso deplorevolissimo
que per merito della Parmigiani una
di cgni sana norma d’arte.
Micaela superiore ad ogni elogio; si di¬
Tutto, nel nostro bel mondo, si tra¬
stinsero pure la Maieroni, Pinellie
sforma, rinnovella e migliora.
Razzoli.
E non é detto che anche l' operetta
Sabato sera, a teatro pieno, fu data
non deva seguire la eterna legge del
la prima rappresentazione del Rebus.
miglioramento e del progresso.
II titolo dice chiaro che si tratta non
Cosi come sono oggi costituite le
gia di scene organiche, ma di quadri.
maggiori Compagnie oude ragioniamo,
11 successe fu eccellente.
o si trasformeranno, o periranno.
La Soarez sotto ie vesti di una chan¬
II gusto del pubblico si é grande¬
teuse ercenfrique mandö in visibilio i1
mente raffinato; e lo spettacolo, spesso
pubblico per la sua coquetterie vera¬
disgustoso, di artisti, che non sanno
mente Francese e dovette replicare il
né parlare in lingua, né farsi capire:
grazioso couplet di sortita e la canzo¬
che, per muovere il riso, son costretti
netta A Francesa eseguita nelle scene
a far capriole, e peggio: che, anche se
del caffé concerto; Aristide Garyzano fu
possessori di una bella e limpida voce,
cortretto a bissare, bissare e bissare le
non ne usano come si addice a una
canzonette dette splendidamente; molto
classe che prende suo nome dall’ arte:
bene anche la Maieroni, Pinelli, Raz¬
che ignorano come ci si muovae agiti
zolie Bertini. Messa in scena sontuosa;
sopra un palcoscenico: che, non con¬
costumi elegantissimi ed effetti ottici
tenti di ripeter eid che l’autore scrive,
riusciti; le repliche saranno molte e
si fan lecito di aggiungere, aggiungere
aggiungere; e in modo quasi sempre tutte fortunate.
m
C
Op
Ba
offl.
cu
all
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ch.