febeler
box 13/2
5. Kneschun
L- Je 1211/2—
rovocato a duello. Nel duello egll, tutto nveva saputo e aveva perdona¬
to, non riconoscendosi 11 diritto di to¬
troverà la morte.
+Cristina;
glierle la giola di amare, cerca di con¬
Prima dello scontro, Fritz viene a
fortarla, La ragazza fugge dalla sua
salutare Cristina. C’e in lui il pre¬
di Arturo Schnitzler al Filodrammatici
casa, per andare à morire.
sentimento della prossima fine. E' in
La scelta di questo drümma, per i1
Piétro Scharoff, rimettendo in sce¬
questo colloquio che la sublime
secondo spettacolo della Compagnia
na questo vecchio dramma, gli ha
bellezza dell’amore di Cristina gli si ri¬
Palmer, deve essere stata evidente¬
dato il profumo del suo tempo. Ea
reln. II distacco & straziante, Egli
mente consigliata per dar modo alla
ha cercato di creargli un'atmosfera
parla vagamente di una partenza, al¬
signorina Kiki Palmer di offrire la
satura di malinconiche armonie: un
la quale la ragazza, pur essa turbata
completga misura delle sue possibilità.
grigiore diffuso come di una fatalità
da oscuri presagi, finisce per credere.
La protagonista del dramma, Cristi¬
triste, in dolce contrasto col moile ab¬
La notizia dell'uccisione di. Fritz 6
na, é infatti una di quelle parti cosi
bandono dei vallzer lentj e delle so¬
conosciuta da tuttj prima che da Cri¬
varie e complesse e ricche di passag¬
spirose canzoni viennesi dell'anteguer¬
stina. Ella attende ancora, fiduciosa.
gi, che dal töni piü dolei e dimessi
ra: in perfetto carattere con lo stile
Dovrà sapere poco dopo la verità,
arrlvano spesso d’improvviso alla vio¬
dell’opera. Per il che sarebbe stato
una verità ben piü atroce della mor¬
lenza dell’invettiva fragica o alla di¬
opportuno evitare qualche tentativo
to stessa: che Fritz & stato ucelso
sperata e urlata espressione dj un
dli aggiornamento, dovuto, con tutta
per un'altrg donna, che egli amava.
atroce dolore, da costituire, per unn
probabilità, alla iniziativa di qualche
Ecco, nella disperazione di Cristinn,
interprete, un difficile esperimento di
attore desideroso di mostrare le sue
lo strazio di un altro dolore, e la
bravurg e unn specie di prova del
doti d’improvvisazione. Quando, ad
domanda terribile: Che cosa sono sta¬
esempio, si chiede ad un personaggio
fuoco per il suo temperamento.
ta per lui?
Parte poderosa di prima attrige in¬
se sapesse suonare il pianoforte, que¬
Deve convincersi di essere stata,
nestata su un carattere di prima ar¬
gli risponde; Ora mi son dato al
nelle sue mani, un giocattolo e nul¬
trice glovane, o, come si diceva un
grammofono.
la piü: mentre essa nveva dato a Jui
Questa battuta non & di Schnitzler,
tempo, di amorosa.
la vita.
Esperimento di per se stesso rischio¬
Non pud plangerlo, non vuol pian- com’era presumibiie e come mi con¬
so: anche piü difficile per una glo¬
gerlo. Invano il vecchie padre, chel ferma il suo traduttore.
vanissima attrice che poche sere pri¬
ma si era rivelata, maravigliando,
nella pacatz ed aggraziata recitazio¬
T
ine goldeniann.
Bisogna dire subito che la dura
prova fu superata nel modo piü
brillante, come non era perto possi¬
bile prevedere. Non & plü lecito oggi
dubitare delle qualità di questa at¬
trice, che si riflettono in una pronta
e delicata sensibilità, in una magni¬
fica forza espressiva, in un uso sem¬
pre intelligente dei suol mezzi. Ed
anche quando, come ierl sern, qual¬
che nota dette l’impressione di uno
sforzo, non si noto mai una discor¬
danza fra il carattere e la sua e¬
11
spressione. Certi squillbri nell'armo¬
nia della recitazione spariranno sicu¬
ramente coll’esperienza.
La signorina Palmer che recitava
in un complesso di artistj ottimi, se¬
guendo, per questa parte, i preziosi
consigli di un maestro di scena fra
44
1 piü noti e stimati, lo Scharoff
seppe portarsi con disctezione al
centro del quadro, dominandolo net¬
tamente, anche in momenti in cui l’a¬
zione le concedeva minorj possibilità
di mettersi in luce.
Per la sua maschera mobilee rive¬
latrice, per i suoi movimenti sempre
opportunamente studiati, per j suor
gesti, ora quasi infantili, ora resi so¬
lenni dalla tragicltà del suo strazio,
la dolce e tormentata anima di Cri¬
stina seppe diffondere di continuo un
senso dolcissimo di angosciata poesia.
Accanto a lei, Rossana Masi, nella
parte di una ragazza meno idealista
di Cristina e liberamente gioco- Ja,
recitd con la conosciuta sua freschez¬
za, fraggiungendo effetti sicurl. La
—
signora Riva, in uns breve parte ca¬
ratterizzata, seppe richiamare su di
se T’attenzione del pubblico, meritan.
dost anche, col Ceseri, il quale rese
sobriamente ma con accenti commo¬
venti di sincerità la parte del padre
di Cristina, un caldo applanso a sce¬
na aperta. Corretti e coloriti attori
furono l’Oppi e i1 Biliotti.
Belle le scene di schietto carattere
tedesco, o, meglio, austriaco,
Il dramma ebbe il miglior successo.
Non poteva essere altrimenti. E' una
caratteristica di questa Compagnia
T’amorosa passione, che traluce da o¬
gni particolare, con la quale gli spet¬
tacoli vengono presentati.
Dopo ogni atto gli applausi furono
numerosi e calorosissimi. Entusiasti¬
ei, dopo gli ultimi due,
* * *
Cristind, che sentimmo nella bella
e lucida traduzione di Piero Ottolini,
e uno dei primi drammi di Schnitzler,
gia noto al nostro pubblico.
Ci sono in esso i germi, sviluppatt
poi con piü maturata esperienza, nel¬
le sue opere successive. II problema
della relatività dei fatti morali preoc¬
cupa fin da quel tempo le spirito
dello serittore. In Cristing si tratta
dell’amore, II medesimo tema dell’a¬
more, visto da un diverso punto di vi¬
box 13/2
5. Kneschun
L- Je 1211/2—
rovocato a duello. Nel duello egll, tutto nveva saputo e aveva perdona¬
to, non riconoscendosi 11 diritto di to¬
troverà la morte.
+Cristina;
glierle la giola di amare, cerca di con¬
Prima dello scontro, Fritz viene a
fortarla, La ragazza fugge dalla sua
salutare Cristina. C’e in lui il pre¬
di Arturo Schnitzler al Filodrammatici
casa, per andare à morire.
sentimento della prossima fine. E' in
La scelta di questo drümma, per i1
Piétro Scharoff, rimettendo in sce¬
questo colloquio che la sublime
secondo spettacolo della Compagnia
na questo vecchio dramma, gli ha
bellezza dell’amore di Cristina gli si ri¬
Palmer, deve essere stata evidente¬
dato il profumo del suo tempo. Ea
reln. II distacco & straziante, Egli
mente consigliata per dar modo alla
ha cercato di creargli un'atmosfera
parla vagamente di una partenza, al¬
signorina Kiki Palmer di offrire la
satura di malinconiche armonie: un
la quale la ragazza, pur essa turbata
completga misura delle sue possibilità.
grigiore diffuso come di una fatalità
da oscuri presagi, finisce per credere.
La protagonista del dramma, Cristi¬
triste, in dolce contrasto col moile ab¬
La notizia dell'uccisione di. Fritz 6
na, é infatti una di quelle parti cosi
bandono dei vallzer lentj e delle so¬
conosciuta da tuttj prima che da Cri¬
varie e complesse e ricche di passag¬
spirose canzoni viennesi dell'anteguer¬
stina. Ella attende ancora, fiduciosa.
gi, che dal töni piü dolei e dimessi
ra: in perfetto carattere con lo stile
Dovrà sapere poco dopo la verità,
arrlvano spesso d’improvviso alla vio¬
dell’opera. Per il che sarebbe stato
una verità ben piü atroce della mor¬
lenza dell’invettiva fragica o alla di¬
opportuno evitare qualche tentativo
to stessa: che Fritz & stato ucelso
sperata e urlata espressione dj un
dli aggiornamento, dovuto, con tutta
per un'altrg donna, che egli amava.
atroce dolore, da costituire, per unn
probabilità, alla iniziativa di qualche
Ecco, nella disperazione di Cristinn,
interprete, un difficile esperimento di
attore desideroso di mostrare le sue
lo strazio di un altro dolore, e la
bravurg e unn specie di prova del
doti d’improvvisazione. Quando, ad
domanda terribile: Che cosa sono sta¬
esempio, si chiede ad un personaggio
fuoco per il suo temperamento.
ta per lui?
Parte poderosa di prima attrige in¬
se sapesse suonare il pianoforte, que¬
Deve convincersi di essere stata,
nestata su un carattere di prima ar¬
gli risponde; Ora mi son dato al
nelle sue mani, un giocattolo e nul¬
trice glovane, o, come si diceva un
grammofono.
la piü: mentre essa nveva dato a Jui
Questa battuta non & di Schnitzler,
tempo, di amorosa.
la vita.
Esperimento di per se stesso rischio¬
Non pud plangerlo, non vuol pian- com’era presumibiie e come mi con¬
so: anche piü difficile per una glo¬
gerlo. Invano il vecchie padre, chel ferma il suo traduttore.
vanissima attrice che poche sere pri¬
ma si era rivelata, maravigliando,
nella pacatz ed aggraziata recitazio¬
T
ine goldeniann.
Bisogna dire subito che la dura
prova fu superata nel modo piü
brillante, come non era perto possi¬
bile prevedere. Non & plü lecito oggi
dubitare delle qualità di questa at¬
trice, che si riflettono in una pronta
e delicata sensibilità, in una magni¬
fica forza espressiva, in un uso sem¬
pre intelligente dei suol mezzi. Ed
anche quando, come ierl sern, qual¬
che nota dette l’impressione di uno
sforzo, non si noto mai una discor¬
danza fra il carattere e la sua e¬
11
spressione. Certi squillbri nell'armo¬
nia della recitazione spariranno sicu¬
ramente coll’esperienza.
La signorina Palmer che recitava
in un complesso di artistj ottimi, se¬
guendo, per questa parte, i preziosi
consigli di un maestro di scena fra
44
1 piü noti e stimati, lo Scharoff
seppe portarsi con disctezione al
centro del quadro, dominandolo net¬
tamente, anche in momenti in cui l’a¬
zione le concedeva minorj possibilità
di mettersi in luce.
Per la sua maschera mobilee rive¬
latrice, per i suoi movimenti sempre
opportunamente studiati, per j suor
gesti, ora quasi infantili, ora resi so¬
lenni dalla tragicltà del suo strazio,
la dolce e tormentata anima di Cri¬
stina seppe diffondere di continuo un
senso dolcissimo di angosciata poesia.
Accanto a lei, Rossana Masi, nella
parte di una ragazza meno idealista
di Cristina e liberamente gioco- Ja,
recitd con la conosciuta sua freschez¬
za, fraggiungendo effetti sicurl. La
—
signora Riva, in uns breve parte ca¬
ratterizzata, seppe richiamare su di
se T’attenzione del pubblico, meritan.
dost anche, col Ceseri, il quale rese
sobriamente ma con accenti commo¬
venti di sincerità la parte del padre
di Cristina, un caldo applanso a sce¬
na aperta. Corretti e coloriti attori
furono l’Oppi e i1 Biliotti.
Belle le scene di schietto carattere
tedesco, o, meglio, austriaco,
Il dramma ebbe il miglior successo.
Non poteva essere altrimenti. E' una
caratteristica di questa Compagnia
T’amorosa passione, che traluce da o¬
gni particolare, con la quale gli spet¬
tacoli vengono presentati.
Dopo ogni atto gli applausi furono
numerosi e calorosissimi. Entusiasti¬
ei, dopo gli ultimi due,
* * *
Cristind, che sentimmo nella bella
e lucida traduzione di Piero Ottolini,
e uno dei primi drammi di Schnitzler,
gia noto al nostro pubblico.
Ci sono in esso i germi, sviluppatt
poi con piü maturata esperienza, nel¬
le sue opere successive. II problema
della relatività dei fatti morali preoc¬
cupa fin da quel tempo le spirito
dello serittore. In Cristing si tratta
dell’amore, II medesimo tema dell’a¬
more, visto da un diverso punto di vi¬