Abschiedssouper
4.5. box 8/2
zione & quello che io posso essere iclto
breve, beneflcio per voi lettori, beneficlo
sopra tutto per me che scrivo: se credete
che mi diverto a scrivere a lungo, vi lusin¬
ga un grave errore.
rappresentarono Un ###sodio sotto il
terrore del Nozière, il chiarissimo collega
mio che collabora con tanto valore al Gau¬
tois. e Cena daddio del viennese Schnitzler.
II dramma del Nozière é tratto dalla cele¬
bre novella del Balzac che ha lo stesso tito¬
lo, novella ch’é un capolavoroe che ho ri¬
Jetto or ora, ritrovando emozioni giovanili
delle quali non mi credevo piu suscettibile:
il maggior numero dei miei lettori ne cono¬
sce Targomento: é inutile ch’io lo scrissi
narrandolo, anche a coloro dhe hanno i1
torto di non conoscerlo. Quella stupenda
isione storica e sopra ogni cosa umana
ha perdeito molto del suo pregio trasportata
sulla scena e arieggia il melodramma: mni
ha singolarmente fatto penosa im pressione
il tipo del carneflce che va a implorare da
un prete ribelle una messa per l’anima di
Luigi XVI, ucciso da Jui poche ore prima;
a me parve del tutto svisato. Nella novella
ba'zacchiana & umile, & sottomesso, é dolce,
è quasi timido e pertanto inspira ammira¬
zione e pietà: qui invece & duro, é rigido,
esce in frasi solenni, discute intorno alla
pena di morte come un filosofo e un retor:
da strapazzo, e finisce col diventare antipa¬
tico Diró che il punte essenziale della no¬
vella, il momento che ei commuove e ci
fa fremere, & quello della celebrazione della
messa in una soffitta, al lume di quattro
piccole candele, nei silenzio profondo di
una Parigi invernale, stanca dopo vna delle
sue piu torbide giornate rivoluzionäric? Di¬
ro che nel dramma la messa non si celebra?
Ma, daltronde, come si farebbe a. ceiebra¬
re unta messa in teatro? Ouale attitudine;
assumerebbe il pubblicor
II dramma, a cui gli spettatort prestarono
molta attenzione, fu recitato abbastanza
bene dal Frigerio, dal Loli, dalla Colonnel¬
loe dalla Frigerio.
Cend d’addio & un grazloso bozzetto che
dests il buon umore del pudblico: si rise
volentiert e senza risparmio. Si tratta d'un
signore che vuole lasciare la sua amante,
ballerina dell’Opéra, perché s’é presc di
un'altra donna: lasciare unsamante & sem¬
pre un affar serio: il signore in questiene
pense cavarsela annunziandole la separazio¬
ne durante und buona cenetta e alla pre¬
senza d’un ottimo amtco. Ma la ragazza
plange e prima chie il signore abbia comin¬
ciato a parlare gli dice ch’ella deve pian¬
tarlo perché & cotta d’un ballerino, povero
in canna ma di grande avvenire. Rabbia
di lui! Lei beve piu del necessario e fa le
confidenze piü buffe: lui vuole vendicarsi
dicendo che voleva fare la stessa cosa: lei#
si arrabbia, protesta, mette sossopra lo etun¬
zino in cui si cenava, e se ne va via furiosa.
La situazione é carina, la scena é condotta
bene: ma la fine non é rinscita come si
aspettava: la fine é fredda, manca Poltima
trovata. Quella di conchiudere & mn'arte
assal difficile! Per questo ci sono tanti au¬
tori che non conchiudono mal.
L’interpretäzione era affidata a tre va¬
lenti artistl, la Zambuto. il Vitti, il Zambu¬
to. La Zambute ch’é graziesissima, recitó
con molto brio e glustamente placquero il
Vitti e il Zambuto, sebbene non fosse fra
tre tutto l’afstatammto desiderabile. La
commediola termino fra gli applausi.
C
All'ARGENTINA, questa sera il pubbiico gre¬
mira senza dubbio la sala, per la prima deil'44¬
more nemtco, del collega Gluseppe Baffico. Doma¬
ni sera, Amore nemico si replicherà, preceduto da
un'altra breve ma interessante novità: Pilade,
commedia in un atto in versi di Lnigi Legendre.
tradofta Cal barone Nicola Serena di Laplgio.
Al GUIRINO, un grande avvenimento: la pri¬
ma delle Manorre d’aufunno, che é il piü grande
successo del mondo operettistico.
Al SALONE MARGHERITA, continua 11 succes¬
so dello spettacolo interessantissimo. Le belle
danzatrict indiane Jatri o Indra sono salutate
da festosi applausi: e per domant sera il pre¬
gramma sarà arricchito da un sttimo debutto.
quello di Bauvett Romagnan, con i suol fantocch
animati.
4.5. box 8/2
zione & quello che io posso essere iclto
breve, beneflcio per voi lettori, beneficlo
sopra tutto per me che scrivo: se credete
che mi diverto a scrivere a lungo, vi lusin¬
ga un grave errore.
rappresentarono Un ###sodio sotto il
terrore del Nozière, il chiarissimo collega
mio che collabora con tanto valore al Gau¬
tois. e Cena daddio del viennese Schnitzler.
II dramma del Nozière é tratto dalla cele¬
bre novella del Balzac che ha lo stesso tito¬
lo, novella ch’é un capolavoroe che ho ri¬
Jetto or ora, ritrovando emozioni giovanili
delle quali non mi credevo piu suscettibile:
il maggior numero dei miei lettori ne cono¬
sce Targomento: é inutile ch’io lo scrissi
narrandolo, anche a coloro dhe hanno i1
torto di non conoscerlo. Quella stupenda
isione storica e sopra ogni cosa umana
ha perdeito molto del suo pregio trasportata
sulla scena e arieggia il melodramma: mni
ha singolarmente fatto penosa im pressione
il tipo del carneflce che va a implorare da
un prete ribelle una messa per l’anima di
Luigi XVI, ucciso da Jui poche ore prima;
a me parve del tutto svisato. Nella novella
ba'zacchiana & umile, & sottomesso, é dolce,
è quasi timido e pertanto inspira ammira¬
zione e pietà: qui invece & duro, é rigido,
esce in frasi solenni, discute intorno alla
pena di morte come un filosofo e un retor:
da strapazzo, e finisce col diventare antipa¬
tico Diró che il punte essenziale della no¬
vella, il momento che ei commuove e ci
fa fremere, & quello della celebrazione della
messa in una soffitta, al lume di quattro
piccole candele, nei silenzio profondo di
una Parigi invernale, stanca dopo vna delle
sue piu torbide giornate rivoluzionäric? Di¬
ro che nel dramma la messa non si celebra?
Ma, daltronde, come si farebbe a. ceiebra¬
re unta messa in teatro? Ouale attitudine;
assumerebbe il pubblicor
II dramma, a cui gli spettatort prestarono
molta attenzione, fu recitato abbastanza
bene dal Frigerio, dal Loli, dalla Colonnel¬
loe dalla Frigerio.
Cend d’addio & un grazloso bozzetto che
dests il buon umore del pudblico: si rise
volentiert e senza risparmio. Si tratta d'un
signore che vuole lasciare la sua amante,
ballerina dell’Opéra, perché s’é presc di
un'altra donna: lasciare unsamante & sem¬
pre un affar serio: il signore in questiene
pense cavarsela annunziandole la separazio¬
ne durante und buona cenetta e alla pre¬
senza d’un ottimo amtco. Ma la ragazza
plange e prima chie il signore abbia comin¬
ciato a parlare gli dice ch’ella deve pian¬
tarlo perché & cotta d’un ballerino, povero
in canna ma di grande avvenire. Rabbia
di lui! Lei beve piu del necessario e fa le
confidenze piü buffe: lui vuole vendicarsi
dicendo che voleva fare la stessa cosa: lei#
si arrabbia, protesta, mette sossopra lo etun¬
zino in cui si cenava, e se ne va via furiosa.
La situazione é carina, la scena é condotta
bene: ma la fine non é rinscita come si
aspettava: la fine é fredda, manca Poltima
trovata. Quella di conchiudere & mn'arte
assal difficile! Per questo ci sono tanti au¬
tori che non conchiudono mal.
L’interpretäzione era affidata a tre va¬
lenti artistl, la Zambuto. il Vitti, il Zambu¬
to. La Zambute ch’é graziesissima, recitó
con molto brio e glustamente placquero il
Vitti e il Zambuto, sebbene non fosse fra
tre tutto l’afstatammto desiderabile. La
commediola termino fra gli applausi.
C
All'ARGENTINA, questa sera il pubbiico gre¬
mira senza dubbio la sala, per la prima deil'44¬
more nemtco, del collega Gluseppe Baffico. Doma¬
ni sera, Amore nemico si replicherà, preceduto da
un'altra breve ma interessante novità: Pilade,
commedia in un atto in versi di Lnigi Legendre.
tradofta Cal barone Nicola Serena di Laplgio.
Al GUIRINO, un grande avvenimento: la pri¬
ma delle Manorre d’aufunno, che é il piü grande
successo del mondo operettistico.
Al SALONE MARGHERITA, continua 11 succes¬
so dello spettacolo interessantissimo. Le belle
danzatrict indiane Jatri o Indra sono salutate
da festosi applausi: e per domant sera il pre¬
gramma sarà arricchito da un sttimo debutto.
quello di Bauvett Romagnan, con i suol fantocch
animati.