VI, Allgemeine Besprechungen 1, Menasci Romani Tedeschi, Seite 5

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Panphlets, offprints
RECENTI ROMANZI TEDESCHI
dello Spielhagen cio che or non é molto e accaduto alla petulante
servetta del Mirbeau: troppo spesso nelle parole pronunziate dalla
voce femminile si sente l’accento dell’autore. La immedesimazione
autobiografica é possibile e raggiunge Tintento artistico quando, come
nel modello classico - il Daride Copperfield del Dickens - tra chi serive
e chi e il protagonista della narrazione vi sono tratti profondi di
Somiglianza; allora alla schiettezza dell’impressione corrisponde quella
dell’espressione. 1 fatti, i dialoghi, le scene, le imagini si svolgono
facilmente e su lutto domina, attraente e simpatica, la persona del
protagonista, dietro la quale si sa che vive e sente una creatura umana.
Nel caso contrario, non dico che il tentativo non possa farsi, ma
occorre troppa abilità perché Tartificio rimanga nascosto.
La maestria somma dello Spielhagen, malgrado questa menda
generale, si rivela peró intera nelle pagine di Frei Geboren, in eui
Tautore puo riprendere il sopravvento. E la protagonista poi, questa
sventurata Antonietta di Kesselbrook, cosi avida di sapere e di cono¬
scere, cosi intelligente e cosi gentile, i cui pensieri, spesso, hanno
carattere di profonda filosofia, attrae tutte le nostre simpatie. E dal¬
T’aspetto artistico, poi, vale a dimostrare che per forza, malgrado la
formola adottata e T’evoluzione compiuta, un alito di modernitä &
penetrato sino all’opera del vecchio scrittore.
Pin lento fu lo sviluppo ietterario di Adolfo Wilbrandt: nato
anch’egli nel primo trentennio del secolo decimonono e fattosi presto
pregiar come critico, pubblicó sin dal 1865 romanzi e novelle che
risentono del momento poco favorevole
attraversato allora dalla letteratura fe¬
desca. Ma già dopo 1°80 le Norelle del
mio pdese affermano che la genialità, la
forza, sono qualità che il Wilbrandt pos¬
siede: ed ecco seguire a questo libro una
bella fioritura di liriche e quell’acclama¬
tissimo dramma: Der Meister von Pal¬
myrd che vorrei veder su la scena italiana
fatto vivere dall’ingegno di uno Zacconi.
Ecco una serie di romanzi ben costrutti.
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che paragenerei volentieri a quelli del
en
Daudet, salvo, s’intende, le profonde e
intense diversità di razza. Tutte queste
opere son degli anni ultimi del secolo XIX.
Adolf Wilbrandt.
E il Wilbrandt si presterebbe con degno
ed attraente studio al problema della evoluzione intellettuale di uno
scrittore che giunge a toccare il colmo dell’arte sua inoltrando cogli
anni. E che giovinezza florida ne’ concetti, che vivacità nell’espres¬
sione! Or son due anni il Wilbrandt pubblicó un romanzo accla¬
mato: Franz. E’anno scorso la critica ha salutato con simpatia Feuer¬
biumen (1). II concetto informatore del libro é questo: vi hanno
creature umane che, considerate alla stregua media e regolare di
tutte le persone, appaiono inutili, improduttive, ed anche paras¬
site: consideratele a parte, nell’intima essenza loro, nei pregi varli
di carattere, d’animo, d’ingegno e ne apprezzerete il valore Spesso
(1) Feuerblumen. Roman von AboEr WILBRANDr. Cotta, Stuttgart, 1901.
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(1) Aus Späthher
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(2) Eine Schuld. Roman von