VI, Allgemeine Besprechungen 1, Cesare Levi, Seite 4


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ARTURO SCHNITZLER
servazioni di vila: sono questi i dialoghi, che rinniti sotto il titolo:
Anatolio. l'amico suo Rodolfo Lothar gli consiglió di far stampare 1).
Sono sette brevi scenette, nelle quali é protagonista Anatolio, il
giovane gaudente viennese, spensierato e innamorato: suo antagonista
eil suo amico Max, che ad un temperamento passionale e fervido,
contrappone il buon senso pratico, talora l’ironia mordente del disin¬
ganno:é la voce del buon senso fatta personaggio di teatro: entra
come terza la donna, la donna amante o innamorata, piccola cocotte o
donna del gran mondo. Si svolgono cosi episodi d’amore, galanti o
sentimentali: sono piccole, acute analisi di psicologia amorosa: qua¬
dretti intimi, nei quali é colto uno scorcio di vita con rara penetra¬
zionee rara profondità.
Ne La domanda alld sorte, che apre il volume, Anatolio vuol chie¬
dere per mezzo dell’ipnotismo alla propria amante Cora, se essa gli e
fedele e se lo ama, ma non sa decidersi, perché teme la risposta: il
dialogo fra Anatolioe l’amico Max é delizioso, giacché Anatolio cerca
tutti i pretesti per non formulare la domanda in modo esplicito, finche
allontana l’amicoe risveglia l'amante senza averle nulla chiesto.
In Episodto, Anatolio racconta con grande entusiasmo all’amico
una sua avventura: un'ora d’amore, unica, indimenticabile, che ha
passato con una cavallerizza, Bianca; egli s’illude che essa pure lo
ami del piu profondo amore. Appunto quel giorno eila deve venire
dal suo amico: quando si trova presente ad Anatolio, essa non lo ri¬
conosce neppure, e neppur sospetta che egli possa essersene andato
via, desolato e ferito nel suo amor proprio.
Maggior evidenza scenica, nella sua situazione comica, ha la
bluette intitolata: La mattina del matrimonio. Anatolio alla vigilia di
prender mloglie - un matrimcnio di convenienza naturalmente! - porta
a casa una sua antica amante. Ilona: non é che per le insistenze del¬
l’amico Max, che egli si decide ad abbandonare la donna che ama e
Calla quale é amato, per una che fino ad ora non gli dimostró se non
una gelida indifferenza: i tentativi e le scuse per sviare i sospetti
di Ilona, e per riescire a partire, occupano tutto intero l’atto, assai
piacevolmente: riescito a fuggire Anatolio, Max confessa alla donna
tutta la verità: ed essa si consola solo al pensiero che Anatolio ri¬
tornerà a lei, e che per lei tradirà la giovane sposa.
Di una psicologia ancor piü acuta & Cena d’addio. Piütenue é in¬
vece la scena: Strenne di Natale, un piccolo marivandage fra Anatolio
e nna dama del gran mondo, alla quale chiede consiglio per un regalo
che deve fare alla propria amante, una piccola, umile donna, che vive
in una modesta cameretta del sobborgo: la dama confessa ad Anatolio
di invidiare quella felicità, e gli dà delle rose da portarie a suo nome.
Lo Schnitzler é un profondo conoscitore dell’anima femminile: si
ha da queste brevi scene la sensazione della vita vissuta, dell’espe¬
rienza personale messa a profitto e fatta materia d’arte: nell' Anatolio
non tardiamo a riconoscere lo stesso autore, amante deluso o amatore
fortunato: non é la propria storia che egli ci racconta in Agonia? o
non piuttosto la storia di tutti gli amanti, la storia eterna dell’amore,
storia di tutti i giorni? Anatolio che vuol rompere la relazione con
Elsa, perché é infelice di amarla e di non averla mai con sé — ella 6
una donna maritata, e gli appuntamenti mancati sono, ahime! troppo
(1) Anatol., 10 Aufl (Berlin, S. Fischer, 1908), pagg. 146.


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frequenti - Anatolio che
e ripres) alla catena, 60
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