VI, Allgemeine Besprechungen 2, Ausschnitte 1903–1906, Seite 34




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Arturo Schnitzler

Di questo commediografo viennese, ira i pie miöder¬
nie piu originali della nuova seuola tedesen, il nome in
Italia e pressoché ignoto: le sue opere teatrali natural¬
mente lo sono ancor piu: per nol tutto il teatro iedesco
si riassume in due nömi: Sudermann & Hauptmann,“
ancora molte fra le piü signiticative produzioni di que¬
sti due non sono arrivate hino a noi. Del resto, di tütti
i nobili e arditi tentativi della moderna seuola nessunn
traccia sulle ribalte italiane: quä e la qualehe dramma
militare — quasi ehe tutta la vita tedesen si concentras¬
se nelle caserme — qualche commediola borghese ultra¬
romantica, qualche onesta e banale farsa, troppo scioc¬
ca pel nostro palato, assuefatto alle droghe parigine:
dopo fa zuppa di gamberi, il pot-au-eu pare insipido!
Arturo Schnitzler, & con il Dreyer, conl’Halbec con po¬
chi altri, il rappresentante della giovanissima scuoln:
finissimo osservatore della vita moderna, della grande
citta in cul vive, eglisa Cogliere ln comngdinte il drum¬
ma: psicologico profondo, sa vedere hella società e nel¬
T’uomo quanto v’e di doloroso c di grottesco: con una
bella indifferenza sa passare dalla tragedia alla com¬
media, o meglio ancora sa net comico della vita vedere
il lato drammatico, e nel dramma la farsa. Per aleune
particolarità della sun osservazione, ricorda i1 Maupas
sant: come lui osservatore scettico e sensibile, come iui
pessimista e sentimentale al tempo istesso: ha la mirn¬
bile facoltà di saper trovare il dramma nelle piccole co¬
se, di saper vedere — ed & ció clie rivcla l’artista
quanto agli altri non e dato vedere.
In Italia, credo che una sola commedin sia statn rap¬
presentata: Liebelei (elmoretti v). tre alti agili nel
dlialogo e dolorosi per quanto rivelano: una piccoln sar¬
tina innamorata di un giovane, se lo vede uceidere in
duello dal marito dell'amante di lui: il suo ainore e la
sua vita sono spezzati d’un colpo solo. Frn le opere sce¬
niche migliori van rammentati ancora i drammi: 11 ve¬
1o di Beatrice, II legato, e molti drammetti in un atto,
piccoli spunti di osservazioni, scorci di vita, protonda¬
mente resi nella forma scenica, che son ruccolli in vo¬
lume, sotto i titoli; ## cacatn verde ed Ore zissute. 1)1
quest'ultima raccolta, che prende il tilolo dal primo
dramma, due produzioni in special modo fermarono 1n
mia attenzione: Le ultime maschere, un drammn vigo¬
rosamente abbozzato, e Letteratura, una commedia Sü¬
tirica, in cui é sterzata a sangue la bohème letterarin¬
la femminile in ispecie.
lo non saprei davvero fheglio che alle novelle del Mau¬
passant paragonar queste brevi commedie dello Schnit¬
zler, al quale tre o quattro raccolte di novelle e und die¬
eina di commedie han già dato, in Austria e in Germnn¬
nia, fama grande di scrittore. In Italin siamo in ritar¬
de: tranne una commedia e qualche novella — una inti.
tolata l. Addio, ne tradusse ii Forster per la Risista d'¬
talia — tutta la sun opera letteraria & ignota 5l pubbli¬
co italiano.
E questo pubblico, non cosi stupido come da molti si
vorrebbe far credere, sarebbe nel cnso di apprezzare n
loro giusto valore alenne fra le migliori commedie dello
Schnitzler. Giacché tali commedie nulla hanno della pe¬
santezza tedesca: la pittura dell’ambiente non invade
tutto il concetto del dramma; le comnnedie dello serit¬
tore viennese hanno invece tali caratteri d’universalita,
da poter esser giudicate e applaudite da qualsiasi pub¬
blico straniero: lo Schnitzler é il pin parigino degli au¬
tori tedeschi.
Eppure se a me saltasse il ticchio, cosi, per semplice
passatempo, di volgere in dialogo italinno unn di quelle
squisite scene — che so? — a esempio: ka Nonnn co7
bugnale 6 Letteratura, quanti fra i nostri capocomiei
—.
*


Nuove e Muovissime

Carità Mondana
gatira in de allz di GIANNINOFANTONA TKAVERSI
Tosiso — Taarko Alpinit — 23 marzo.
Dare una iden esatta delle commedlie di Giannino c
çosa dillicile e quasi impossibile, sperche le sue commedie
risultano di un infinità di finezze sche non possono essere
ricordate se in qualche modo si xstaccano dal loro posto
mi accingo a scrivere
o si sunteggiano. Percio qua¬
fe perplesse e mi do¬
su un lavoro di lui, resto
mandlo se il mio articolo non lacgia come certi specchi
che non sanno riprodurre la pershna che hanno dinnanzi,
ma sia pure incoscientemente (cerco le attenuanti anche
per me!) la deformano in variagguisa. Voi capite che
questo cappello, contrario alle mie abitudini, tende in
sostanza a scusarmi per la cattiv azione che compio nel
dare un sunto della satira di Gishnine.
La caritä mondana & un argomento di vero interesse e
costituisce a mio modo di vedere una buona azione. Tutti
sappiamo comie la carità, al pari delle cose pin utili e
elle di questo mondaccio, serva bene spesso a fini in:
confessabili e quasi sempre ad una vera fiera di vanita.
Giannino ha studiato tale argomento con occhio di arti¬
sta, ma ha pure dimostrato profondità; di sentimento e
mentre la satira garbata fiorisce sul suo labbro, alcune
fra esse (?) esplicano l’idea di quella che sarebbe la vera
carita, non mondana, ma sincera, anzi quella che do¬
vrebbe sostituirsi alla carità, per toglierle ogni umilia¬
zione. Chi non & pratico puó trovare che la satira eccede
un poco, quasi diventando una parodlia, ma chi ha do¬
vuto occuparsi di carità ed osservare oggettivamente il
sorgere, lo esplicarsi, di certi comitati, ha dovuto ricono¬
scere che Giannino non ha esagerato. Intendiamoci: non
ha esagerato nel caso speciale, poiché di fronte alla ca¬
rità mondana da Jui magistralmente riprodotta, vi é la
carità buona, anche quando & composta mediante comi¬
tati di persone collocate dalla sorte piü o meno in alto
della scala sociale.
II primo atto della satira si svolge in casa dell' onore¬
vole Varchi, un giovane deputato che appartiene ai par¬
titi estremi e che della carità ha un concetto moderno in
quanto vorrebbe che essa diventasse funzione dello Stato.
Egli naturalmente sentendo che la sua signora accenna
ad una festa di beneficenza non nasconde in modo gar¬
bato ció che pensa di simile carità e pare che la contessa
Flaminia (cosi si chiama la sua consorte) sia dello stesso
parere. Ma..., la donna & mobile! Poco dopo arrivano,
diremo cosi, i rappresentanti ufliciali della beneficenza:
Ottavio Capaldi ed il marchese Serrani, che amor con¬
luce allo stesso destino di far parte del comitato di be¬
neficenza; parecchie amiche, la principessa Isabella di
orresanta; la marchesa Livia Deneri; donna Lucrezia
Alviti.., in casa della contessa Flaminia, gravemente,
mentre il Marchese corteggia la contessa Flaminia, si
mettono le basi del comitato di beneficenza, procedendo
alla elezione della presidentessa, La scena é gustosissima;
primo scrutinio la contessa non riesce perché le buone
ämiche le hanno votato contro e se non si ricorresse da
un amico della contessa Flaminia alla votazione palese,
la cosa non sarebbe molto facile, poiche l'ambizione e
grande anche per le rose di nessuna importanza, Forse
alla riuscita della presidentessa non é estranco il servizio
di thee di paste, che ella fa fare dopo la prima vota¬
zione e che fa pensare come l'alta carica importi doveri
ion puramente..., morali e spirituali. Nella intimità le
parolucce piene di desideri e di dolei richiami e di miti
rifuti ormai si moltiplicano. Quale sarà la festa che i1
comitato deve organnizzare? La domanda rende subito

Prammn. Ottavio Capaldi e
Jmitato; don Cesarino, engi
pestrato, ne sard is galoppit
segretario: il marchese
dellin recin., Cuauto ai son
membri si disturbi per füren
sono valicla garanzia per 1
provento dello spettacolo! 1
ciate dene l’opera sun di
mosee d# se stesso, II marc
la contesen Flaminia e desie
amänte principessa Isabelln
donna Lucrezia vestita da 6
d’occhio, possono essere s
persona la duchessa Maria
Flaminia, non partecipa d
troppo a cosa si riduce la c
fatta per la carità grande, d
cialmente a divertire i prot
cola, che richiede solo l’ope
sarebbe una nota stonata e
mente non senza avere perd
zione.,, un po' scismastica
Nella fogn di addlivenire
gustate 1 ind e ch ge##en
i signori del comitato non
di chi si deve esplicare 1°0
deficienti; un altro gli scrofe
tano la povera umanità, stil
fantaccini; chi vuole benefic
vani pericolanti, chi quolle,
ono gia.., cadute... Davve
zul scrio quelle eleganti e¬
passa un'iden, La cronaca #
banca ha smarrito diecimila
un pagamento. Benche egli
parechi arri al servizio de
licenziato. Non & un bel cas
Si delibera che lo spettacold
omitato si scioglie, lieto e
La gioia della presidentes
poiché il marito (ah quei 0
dalla moglie la decisione de
risata: il fattorino ormai &
zione improvvisa in casa zu
somma, II briccone l’aveva
smarrimento.
Bisogna dunque cambiare
dato che questa, decisa or#
Inogo. A scanso di discussio
si decide che il beneficio an
protettrice degli animali.
Nel secondo atto l'iden
prove dello spettacolo soto
hilon punto. Le vendite inv
nico il marchese Serrani pre
d’amore con la contessa 1#
abbattuta e già in possesso
giocondo Capaldi dedica le¬
per la carità diventata., et
Cesarino ha elevato la sin
gretario, a dignità notevole
giorno prelevando i fondi,
comitato; Capaldi brontola,
fanno come le valanghe, auf
gli incassi sono gia tetalma
fa comprare una scena di u
la pagare profumatamente.
averla gratis, orn l’autorern
se non gli si da quanto dom
zelanti patronesse e stati app
assidui loro cavalieri, presi
teghino del teatro, come i
onesto; i vestiti, le perrucci
somma viene ordinato con