—.—
2. Cuttings box 38/2
Ne
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NTIN
IE SCAVE ANTOERC
—
Oggi, davanti all’opera completa di Hof- zioso psicologismo che non riesce a sal¬
mannsthale di Schnitzler, davanti ai Mi- vare le sorti della letteratura francese; ma
steri del primo ed ai grandi drammi indi-egli & rimasto unico rappresentante del
viduali, del secondo, coll'immagine fatta suo mondo, forse perchè lo aveva troppo
immedesimato colla sua personalità. Quan¬
dell’esteta filosofizzante da un lato, dello
to attirava per la particolare psicologia
psicologo tormentato dall’altro, difficilmen¬
dei suoi personaggi, altrettanto Schnitzler
te ritorna alla memoria che una volta a
sapeva incantare con quella luce partico¬
Vienna esisteva un gruppo poetico del
lare in cui i suoi personaggi si muovono.
quale Hofmannsthale Schnitzler erano il
Non & solo la verità psicologica ch’egli
centro. Soprattutto non torna alla memoria
ricerca (e chi sa poi quale sarebbe la usuan
che Schnitzler abbia mai potuto apparte¬
verità psicologica?) ma quel continuo gioco
nere ad un gruppo o ad una tendenza let¬
di lucie di riflessi, quella scabrosità che#
teraria: la sua opera si caratterizza solo
viene alle superfici dall’ironia, quella appa¬
nella sua originale personalità.
rente nitidezza delle confessioni improvvise
Ma tuttavia questo legame fra Schnitzler
che d’un tratto s’intorbisce e s’appanna sot¬
e Hofmannsthal non & privo di senso, e se
to le esitazioni sentimentali.
l’Anatol poteva essere presentato con un
Anatol ha durato a lungo a vivere nei
„ Prologo in versin di Hofmannsthal, que¬
drammi di Schnitzler, ha çambiato fre¬
st’era perché Anatol é un personaggio inti¬
quentemente nome, età, professione, nazio¬
mamente imparentato con quelli dei Piccoli
nalità; pesso & divenuto volentieri un
Drammi di Hofmannsthal; solo che i per¬
personaggio del Rinascimento italiano; ma
sonaggi dei Piccoli Drammi, per assumere
quasi sempre & rimasto a Vienna, presto
un minimo indispensabile di concretezza,
maturo d’età, fra i quaranta ed i cinquanta,
hanno bisogno di „allontanarsi sino all’ir¬
avvocato, scrittore, piü volentieri ancora
reale apparenza di'scenari storici, di mondi
medico. La sua vita si & molto complicata;
di sogno; mentre Schnitzler ha saputo ri¬
ha avuto grandi successi, od & rimasto giu
trovare immediatamente gli uomini della
giü, poco piü che un fallito; à stato tradito
sua anima nel mondo stesso in cui viveva;
od è stato lungamente devotämente amato;
non ha avuto bisogno di immaginare per
ha saputo del tradimento e l'ha sopportato
loro strane sofferenze, patimenti inverosi¬
virilmente (talora ha preparato durante
mili di artisti impotenti, di sognatori esi¬
lunghi anni la sua vendetta ed alla fine
liati in giardinj incantati, di pazzi che
l'ha saputa anche realizzare) oppure fino
fuggono la vita per paura: li ha messi al
alla fine à stato ingannato, ed alla fine
contatto della realtà vera e quotidiana
non ha sopportato lo strazio (quasi sempre
della sua Vienna borghese e piccolo bor¬
l'ha saputo sopportare).
ghese, della sua vita di giovane medico
Spesso nel medesimo dramma ha rive¬
abbastanza ricco per potere scrivere dram¬
stito tre o quattro ben diverse personalità
mi invece di andare in cerca di clienki,
ed ha giocato una serrata partita contro se
di figlio di buona famiglia che poteva vi¬
stesso (ed é questo il piü autentico giocosl
vere tranquillamente in ozio, curando i de¬
di cui Schnitzler sia stato capace, come nel
licati capricci di uno spirito fantastico.
Professor Bernardi e talora finalmente (co¬
me in Reigen) & tornato in scena per dieci
volte di seguito, ogni volta come un perso¬
Questa era infatti la vita vera e vissuta
naggio differente, ignorando con disinvol¬
di lui, Schnitzler, del suo amico Hofmanns¬
tura la fatale serie dei sosia che si por¬
thale di tutta una folla di persone gen¬
tava dietro, ma sempre, giovane é vecchio, !
1: quella folla che for¬
—it,
amato e amanté, tradito 6 traditore, gran¬
mava j1 pubblico dej suot teatri e che dra
d’uomo o piccolo personaggio, ufficialetto
felice di vedersi rispecchiata (mille volte
melenso, ragazzino ingenuo, professore dai
piü bella e piü nobile e piü interessante)
profondi tormenti spirituali, letterato disin-;
nei drammi del giovane scrittore. A Hof¬
volto e intelligente, giovanotto allegro, e-
mannsthal mancava una tale diretta comu¬
breo o cristiano, sempre Anatol ha mante- C
nicazione col pubblico, e dovette rassegnar¬
nuto quella sua finezza d’animo che riflette
si ad essere un artista di eccezione, letto
mille raggi in und, come un purissimo eri¬
da pochi iniziati, finche la musica di Ri¬
stallo, e s’alterna e brilla e incanta con
chard Strauss, oppure le sue grandi compo.
mille arcobaleni; e nessuno & vano, dentro
sizioni religiose non gli ebbero aperta la
ognuno si annida una piccola verità della
via dej pubblici numerosi. Schnitzler in¬
vita vissuta (che vuol dire, un piccolo, un
vece, sebbene il suo successo fosse venuto
grande dolore).
appena dopo il terzo o quarto lavoro rap¬
presentate, e la fama conquistata lentamen¬
te e tardi, parlava direttamente dal cuore
Qualche volta Schnitzler ha anche tra¬
del suo pubblico, rappresentava un tipo di
dito il suo perfetto e immortale Anatol;
nomo nuovo che per molti era andora un
ma di rado e con poco successo; nè sono
mistero, un presentimento non precisato,
serviti i tentativi di evasione verso mondi
una sofferenza lieve ma insistente e nasco¬
lontani, verso scenari fantastici: il Gruene
##ta; ed insomma mettevi in scena quello
Kahadu, il Veio di Reatrice, il primo degli
che inutilmente i naturalisti ogni giorno
atti unici Ore vissute, che si svolgoho nella
proclamavano senza riuscire a trovare in
Rinascenza, come i due ultimi, o in una
nessuna parte delle loro opere o delle loro
taverna al tempo della rivoluzione fran- 3
persone: la vita com'é.
cese, come il primo, sono travestimenti del¬ e
Non cosl com'è nei trattati di sociologia
l'immortale Anatol, il quale una volta cam¬
o nei dibattiti politici dei giornali quoti¬
bia persino sesso come nel Velo di Bentrice,
diani; ma com'é al suo stesso nascere nei
ed oppone sempre la stessa sfungevole resi¬
cuore degli uomini, con tutti gli interroga¬
stenza, si dà sempre con lo stesso riservato
tivi tormentosi e cosi facilmente dimenti¬
abbandono all’incalzare dei fatti. Nel Paz¬
çati se non si presenta subito la risposta,
pagallo verde potrà eccitarsi sino all’assas. 8
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Oggi, davanti all’opera completa di Hof- zioso psicologismo che non riesce a sal¬
mannsthale di Schnitzler, davanti ai Mi- vare le sorti della letteratura francese; ma
steri del primo ed ai grandi drammi indi-egli & rimasto unico rappresentante del
viduali, del secondo, coll'immagine fatta suo mondo, forse perchè lo aveva troppo
immedesimato colla sua personalità. Quan¬
dell’esteta filosofizzante da un lato, dello
to attirava per la particolare psicologia
psicologo tormentato dall’altro, difficilmen¬
dei suoi personaggi, altrettanto Schnitzler
te ritorna alla memoria che una volta a
sapeva incantare con quella luce partico¬
Vienna esisteva un gruppo poetico del
lare in cui i suoi personaggi si muovono.
quale Hofmannsthale Schnitzler erano il
Non & solo la verità psicologica ch’egli
centro. Soprattutto non torna alla memoria
ricerca (e chi sa poi quale sarebbe la usuan
che Schnitzler abbia mai potuto apparte¬
verità psicologica?) ma quel continuo gioco
nere ad un gruppo o ad una tendenza let¬
di lucie di riflessi, quella scabrosità che#
teraria: la sua opera si caratterizza solo
viene alle superfici dall’ironia, quella appa¬
nella sua originale personalità.
rente nitidezza delle confessioni improvvise
Ma tuttavia questo legame fra Schnitzler
che d’un tratto s’intorbisce e s’appanna sot¬
e Hofmannsthal non & privo di senso, e se
to le esitazioni sentimentali.
l’Anatol poteva essere presentato con un
Anatol ha durato a lungo a vivere nei
„ Prologo in versin di Hofmannsthal, que¬
drammi di Schnitzler, ha çambiato fre¬
st’era perché Anatol é un personaggio inti¬
quentemente nome, età, professione, nazio¬
mamente imparentato con quelli dei Piccoli
nalità; pesso & divenuto volentieri un
Drammi di Hofmannsthal; solo che i per¬
personaggio del Rinascimento italiano; ma
sonaggi dei Piccoli Drammi, per assumere
quasi sempre & rimasto a Vienna, presto
un minimo indispensabile di concretezza,
maturo d’età, fra i quaranta ed i cinquanta,
hanno bisogno di „allontanarsi sino all’ir¬
avvocato, scrittore, piü volentieri ancora
reale apparenza di'scenari storici, di mondi
medico. La sua vita si & molto complicata;
di sogno; mentre Schnitzler ha saputo ri¬
ha avuto grandi successi, od & rimasto giu
trovare immediatamente gli uomini della
giü, poco piü che un fallito; à stato tradito
sua anima nel mondo stesso in cui viveva;
od è stato lungamente devotämente amato;
non ha avuto bisogno di immaginare per
ha saputo del tradimento e l'ha sopportato
loro strane sofferenze, patimenti inverosi¬
virilmente (talora ha preparato durante
mili di artisti impotenti, di sognatori esi¬
lunghi anni la sua vendetta ed alla fine
liati in giardinj incantati, di pazzi che
l'ha saputa anche realizzare) oppure fino
fuggono la vita per paura: li ha messi al
alla fine à stato ingannato, ed alla fine
contatto della realtà vera e quotidiana
non ha sopportato lo strazio (quasi sempre
della sua Vienna borghese e piccolo bor¬
l'ha saputo sopportare).
ghese, della sua vita di giovane medico
Spesso nel medesimo dramma ha rive¬
abbastanza ricco per potere scrivere dram¬
stito tre o quattro ben diverse personalità
mi invece di andare in cerca di clienki,
ed ha giocato una serrata partita contro se
di figlio di buona famiglia che poteva vi¬
stesso (ed é questo il piü autentico giocosl
vere tranquillamente in ozio, curando i de¬
di cui Schnitzler sia stato capace, come nel
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Professor Bernardi e talora finalmente (co¬
me in Reigen) & tornato in scena per dieci
volte di seguito, ogni volta come un perso¬
Questa era infatti la vita vera e vissuta
naggio differente, ignorando con disinvol¬
di lui, Schnitzler, del suo amico Hofmanns¬
tura la fatale serie dei sosia che si por¬
thale di tutta una folla di persone gen¬
tava dietro, ma sempre, giovane é vecchio, !
1: quella folla che for¬
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amato e amanté, tradito 6 traditore, gran¬
mava j1 pubblico dej suot teatri e che dra
d’uomo o piccolo personaggio, ufficialetto
felice di vedersi rispecchiata (mille volte
melenso, ragazzino ingenuo, professore dai
piü bella e piü nobile e piü interessante)
profondi tormenti spirituali, letterato disin-;
nei drammi del giovane scrittore. A Hof¬
volto e intelligente, giovanotto allegro, e-
mannsthal mancava una tale diretta comu¬
breo o cristiano, sempre Anatol ha mante- C
nicazione col pubblico, e dovette rassegnar¬
nuto quella sua finezza d’animo che riflette
si ad essere un artista di eccezione, letto
mille raggi in und, come un purissimo eri¬
da pochi iniziati, finche la musica di Ri¬
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chard Strauss, oppure le sue grandi compo.
mille arcobaleni; e nessuno & vano, dentro
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ognuno si annida una piccola verità della
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appena dopo il terzo o quarto lavoro rap¬
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lontani, verso scenari fantastici: il Gruene
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Rinascenza, come i due ultimi, o in una
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persone: la vita com'é.
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Non cosl com'è nei trattati di sociologia
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o nei dibattiti politici dei giornali quoti¬
bia persino sesso come nel Velo di Bentrice,
diani; ma com'é al suo stesso nascere nei
ed oppone sempre la stessa sfungevole resi¬
cuore degli uomini, con tutti gli interroga¬
stenza, si dà sempre con lo stesso riservato
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abbandono all’incalzare dei fatti. Nel Paz¬
çati se non si presenta subito la risposta,
pagallo verde potrà eccitarsi sino all’assas. 8
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