VI, Allgemeine Besprechungen 2, Ausschnitte 1928–1931, Seite 30

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2. Cuttings
Journal:
Jersel
vom Firenze
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ISRAEL (XVII- 15) 14 Teveth 5202 /24-XII-1031
problemi dell’ebraismo mi interessavano non sola¬
mente come quelli riguardanti un popolo vicino
PERCHESONOEBREO
ame, ma personalmente. Questo, piu assai della
RICORDI POSTUMI DILARTHUR SCHNITZLER
mia nascita, ha fatto di me un ebreo.
Se 10 oggi mi interesso profondamente alla mia
Posso aggiungere, in conclusione, che l’essere
razza, la ragione principale non sta nel fatto che
ebreo richiede molto buon gusto e tatto squisito. Ho
lo sono nato ebreo. Strano a dirsi, ma per quan¬
gia detto della stupidità dello sciovinismo, ma lo
to mi riguarda, di tutte le ragioni questa e la meno
sciovinismo non é nemmeno per metà cosl cattivo
importante. E' vero che se io non fossi nato ebreo,
come l’indifferenza completa e la volontà di sfug¬
non potrei oggi essere un intransigente difensore
gire i problemi ebraici. Un ebreo dovrebbe sfor¬
zarsi di diventare qualche cosa di alto significato;
della mia razza: questo é evidente (1). Eppure pos¬
so dire che il fatto di esser nato ebreo ha contri¬
modesto e senza pretese qualche volta, ma capace
di dir le sue ragioni a voce alta quando se ne
buito meno di tante altre ragioni a darmi coscienza
della mia razza.
presgnti l’occasione.
Questo e il tipo di ebreo che lo ho sempre
Vi sono delle persone nate da genitori rigida¬
mente religiosi, che sono state allevate altrettanto
cercato di essere.
rigidamente con principi e dogmi ebraici. Costoro
sono ebrei solo perché nati ebrei. Ma per me &
TEATRO
stato del tutto diverso. Mio padre, famosissimo
dottore, aveva ben pochi rapporti con la sua razza.
DI ARTHUR SCHNITZLER
Quindi l’educazione religiosa manch completamente
Medico e pocta: i termini sono offerti alla cri¬
ai primi anni della mia vita; mai un pensiero re¬
tica da questo dato di fatto, delle due professioni
ligioso di qualunque specie li aveva influenzati.
attraverso le quali Schnitzler & passato: autore
E cosi, nei primi anni della mia vita, estesi
e medico. Naturahnente si tende a combinare in
anche all’adolescenza, io potevo a malapena esser
tutti i modi possibili due indicazioni, che possono
chiamato ebreo, sebbene lo fossi di nascita.
divenire una duplice definizione. & Perche ogni
Perché sono ebreo? Certamente non perché io
male nei suoi drammi guarisce da se, non rima¬
pensi che la cultura ebraica & la piü grande di
ne a lungo male. E come egli quale pocta fü un
tutte, o perché senta che l’Ebreo Cil piu grande
vero medico, un saggio ippocratico, cosi il suo
di tutti gli esseri umani, lo ho sempre sentito
essere umano fu colmo di musica), ha scritto Hein¬
profondamente che lo sciovinismo di qualunque
rich Eduard Jacob; e Berhard Diebold: all gran¬
specie & imperdonabilmente stupido.
de medico, il grande poeta, il grande conoscitore
E' giusta l'affermazione che e tendenza ogni
di uomini Schnitzler, trovó l’anima del vecchio
razza perseguitata a divenire sciovinista, ed é per
europeo nel trapasso alla relatività della nuova
questo che l’ebreo deve sempre esercitare una cura
epoca, che rese coscienti i sogni di Europa .
speciale nell’evitarlo. Non potrete convincere nes¬
Nell’opposizione di un medico a un giudice, Die¬
suno delle vostre profonde capacità se le andate
bold fissava la posizione di Schnitzler in con¬
strombettando dovunque. Lasciate che le vostre a¬
fronto a lbsen: albsen chiamo al giorno del giu¬
zioni parlino piu forte delle vostre parole! Si, noi
dizio l’umanità, Schnitzler festeggio feste di con¬
possiamo esser orgogliosi delle nostre eredità di
ciliazione con il dolore, con la debolezza, con
razza e della nostra storia, possiamo rifiutare sem¬
la morte, lbsen richiese morale per l’anima. Schnitz¬
pre di nascondere la nostra identità, ma la mode¬
ler giustifich l’anima per la sua debolezza mo¬
stia & pur anche un'invidiabile virti.
rale, II medico comprende la debolezza meglio
No, assolutamente no: non é stato lo sciovi¬
che la forza. La psicanalisi non esige nulla: com¬
nismo che mi ha fatto un ebreo. Negli ultimi anni
prende tutto e perdona tutto v. E ancora: 4 Dr.
io mi. sono convinto che la cultura ebraica &
Med. Schnitzler & poeta c medico: egli & Ana¬
qualche cosa di un’importanza unica e che gli e¬
tole Max, i due personaggi nel dramma: •A¬
brei hanno dato un forte contributo nel mondo
natol. Cosi, involontariamente, la critica tenta
del pensiero. Ma ciascun uomo dotto sa che l’ebreo
di costruire un'interpretazione artistica sopra un
non é stato solo a far questo. Noi dobbiamo sem¬
dato di fatto esterno e antecedente alla creazione.
pre ricordare che l’ebreo & solamente una parte
Medico e pocta? Arthur Schnitzler in realtà &
di una grande civiltà.
poeta perche non e medico, mentre lbsen e poeta
Perché, allora, sono ebreo? lo sono ebreo, pri¬
perche & gindice.
ma di tutto perché influenze esteriori mi hanno
Certo, dall’esperienza della medicina sono ve¬
diretto, volente o nolente, verso il mio popolo.
nuti alla crcazione artistica molti elementi, molti
lo sono certo che se fossi vissuto nel migliore
suggerimenti: dal tema dell’ipnotizzazione, con cui
dei mondi, dove l’odio di razza, l’antisemitismo, le
comincia la produzione drammatica, nell' Anatol
persecuzioni fossero state parole mai sentite e mai
eche si ripete in & Paracelso) fino al tema del
dette, non avrei mai avuto coscienza della mia
dramma sociale che & dramma di ambiente me¬
fede piü di quanto T'abbia il piü convinto scettico.
dico: & Professor Bernhardi „.
In un tale mondo, sono sicuro, la coscienza della
Ma questo divenire dall’esperienza vissuta alla
razza sarebbe di ben piccola importanza e di scar¬
creazione dimostra appunto quanto poco l'autore
sa necessita. Ma poiche non viviamo in un mondo
Schnitzler sia ancora medico. E non & un caso
simile, le condizioni di tutti i paesi mi hanno di¬
che nella distanza di Paracelso sia riuscita anzi
retto verso una sempre maggiore coscienza della
piano. Schnitzler non puo essere paragonato
lbsen, e le sue azioni drammatiche che si muovono
sulla contraddizione fra apparenza e veritä, non
possono essere valutate sul significato essenziale
di questo ginoco.
Anche la tensione ibseniana é data talvolta nei¬
dialogo: alcune forme analoghe, nelle frasi velate
che anticipano la manifestazione, sono riminiscenze
dello stile sintetico di lbsen; ma questa somi¬
glianza dimostra tanto piü l’immensa distanza, per¬
che Schnitzler non crea grandi personaggi, vite
immense, per i quali e per le quali l'azione dram¬
matica & soltanto uno schermo, nel quale é con¬
centrata l’espressione essenziale.
Schnitzler crea anzi un'azione teatrale, che si
stacca dallo sfondo della vita perchè & sola a¬
zione drammatica: al di fuori, nell’antefatto, non
E piu dramma. Arthur Schnitzler & prolisso nell’e¬
SPosizione esteriore, riempie il suo dialogo di
grevi forme convenzionali: cosi si allontana dalla
creazione poetica semplice e pura, ma realizza in¬
vece una produzione facile, gradevole, che rende
interamente tutto l’ambiente eil tono del tempo
e del luogo: onde i suoi drammi non sono tragedie
universall, ma commeclie contemporanee, quasi tut¬
te, dell’ambiente viennese alla fine dell’impero
d’Asburgo.
Appunto perchè é abbondante nell’esposizione fat¬
ta di tanti elementi imitativi o almeno non e¬
spressivi, la sua arte diluisce troppo, per lo piü
i motivi vitali di una creazione nella narrazione
in prosa (si consideri il romanzo della signora
Garlan) e riesce invece a dare nel teatro ima
ricostruzione della vita molto evidente nella sua
concretezza, un discorso o una conversazione ot¬
timi nel loro svolgimento elastico, sciolto, pia¬
cevole.
Cosi il teatro di Schnitzler & una facile e vivace
rappresentazione di vita, che interessa lettori e
pubblico nella sua forma scorrevole, anche quan¬
do non si & disposti a rivivere profondamente la
creazione drammatica.
A questo metro di facilità intelligibile, di e¬
strema evidenza, & condotto infine tutto il dia¬
logo dell'azione drammatica di lbsen: onde si ha
quell’eccesso di chiarezza, quell'assurda estrema
brutalita con dui a un tratto tutto 2 detto, ben
chiaro e ben alto dai personaggi: onde i segreti
si svelano di colpo in faccia agli spettatorti, e
da misteri di lunghi anni alla piü netta presen¬
tazione delle cose non & alcun trapasso. II lettore
non e mai lasciato sospeso nel dubbio. Tutto e
detto, senza artificio alcuno, negli stessi dialo¬
ghi vivaci: cib colpisce sopratutto nell’atto unico
di & Stunde des Erkennens" (Commedia delle pa¬
role, I) e nell’atto unico & Contesse Mizzi), che
e del resto ben poco persuasivo. Nella maggior
parte dei suoi drammi, Arthur Schnitzler ha ripe¬
tuto lo stesso tema fondamentale: rivelazione di
una vita nascosta, ignorata, in quasi tutte le don¬
ne che si credeva avessero vissuto senza amore.
La forma della commedia &: nella rivelazione
improvvisa della verità che attraverso il mezzo
empirico dell’ipnotizzazione pud avvenire nel & Pa¬
racelso? 0 mancare, per volontaria rinunzia in